Lo scorso anno avavamo fortemente criticato l’esposizione di animali avvenuta nel corso dell’edizione della Sagra dei osei di Sacile, tenutasi il 6-7 settembre 2021.
Tanto era bastato perché la Pro-Sacile – ente organizzatore dell’evento - ci denunciasse per diffamazione, procurato allarme e diffusione di notizie false-esagerate-tendenziose, per avere reso pubbliche le evidenze scientifiche che avrebbero consigliato l’annullamento della sagra.
Il 16 marzo scorso il Pubblico Ministero di Pordenone, titolare dell’inchiesta, dott. Facchin, ha richiesto al GIP l’archiviazione di tale denuncia per “particolare tenuità del fatto”. Un’ipotesi che non ci soddisfa affatto: per questo, con il nostro legale, avv. Massimiliano Canè e assistiti anche dall'avv. Alessandro Sperotto, abbiamo già depositato una circostanziata opposizione, chiedendo di poter portare le nostre ragioni all’attenzione del Giudice, istituendo il procedimento.
“Dopo più di due anni caratterizzati da una pandemia in continua evoluzione, con pesantissime ricadute sociali ed economiche, non è tollerabile che le tante evidenze scientifiche che sostengono la nostra richiesta di cancellazione delle sagre che espongono migliaia di animali appartenenti a specie selvatiche, domestiche ed esotiche, siano considerate alla stregua di notizie false-esagerate- tendenziose – dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV Animali Selvatici – per questo motivo non possiamo accettare di essere considerati colpevoli del reato di diffamazione, ancorché di lieve entità.”
Se il GIP di Pordenone accoglierà la nostra richiesta, avremo modo di dimostrare concretamente che le nostre critiche sono mosse esclusivamente dalle preoccupazioni basate su solide argomentazioni scientifiche e quindi di ribadire ancora una volta la necessità di cancellare eventi legati a un passato che tutti noi abbiamo la necessità di superare.