Una corsa al massacro, e degli animali non si ha alcuna notizia.
Numerosi cavalli coinvolti in una rovinosa caduta avvenuta durante l'Ardia di Sedilo (OR) di sabato, dove tra i feriti sono coinvolti anche cinque partecipanti e un addetto alla sicurezza, mettendo in evidenza in modo chiaro e drammatico i rischi significativi associati a eventi di questo genere.
Ma se gli esseri umani scelgono volontariamente di correre dei rischi, fino a mettere a repentaglio la loro vita, gli animali non hanno scelta e sono costretti a partecipare a queste manifestazioni in cui vengono esposti a condizioni estreme e a pericoli mortali.
È inaccettabile che, nel 2024, eventi come l'Ardia di Sedilo, caratterizzati da un elevato rischio di incidenti e sofferenze per gli equidi coinvolti, continuino a essere permessi e promossi. Queste manifestazioni non solo mettono in pericolo la vita dei cavalli, ma perpetuano una visione antropocentrica che sfrutta e strumentalizza gli animali per intrattenimento.
Il nostro impegno è volto non solo alla tutela fisica degli animali, ma anche alla promozione di un cambiamento culturale che riconosca gli equidi come esseri senzienti, degni di rispetto e di una vita libera da sfruttamento. Esortiamo le istituzioni e la società civile a riflettere sul significato etico di tali eventi e a compiere un passo avanti verso una cultura antispecista, in cui la vita degli animali non sia subordinata a tradizioni violente e pericolose. L'Ardia si corre su un percorso sterrato con salite e discese, con un passaggio attraverso uno stretto arco in pietra e centinaia di fucili che sparano in aria continuamente per creare tensione e spavento. Una corsa al massacro.
È ora di dire basta a queste manifestazioni pericolose e anacronistiche che mettono a rischio la vita degli animali e delle persone.
L'Ardia di Sedilo è solo uno dei tanti esempi di eventi che sfruttano gli equidi in maniera crudele e irresponsabile. Chiediamo alle autorità competenti di intervenire immediatamente per abolire queste pratiche.
Le manifestazioni come l'Ardia di Sedilo devono essere riviste e trasformate in eventi che non prevedano la partecipazione di cavalli, puntando a valorizzare in modo etico il patrimonio culturale e tradizionale locale.
È quanto mai necessario abolire eventi che mettono a repentaglio la vita degli animali e delle persone.
Solo attraverso un cambiamento profondo delle abitudini e tradizioni sarà possibile costruire una società veramente giusta e rispettosa per tutti gli esseri viventi. È paradossale che, dopo aver messo a rischio la vita di animali e persone, ci si congratuli per il servizio di sicurezza e la gestione dell'emergenza. Le spese per i soccorsi, a carico della collettività, potrebbero essere destinate a progetti di utilità pubblica molto più significativi e benefici per la comunità.