È una storia a lieto fine quella di Roky, un pastore tedesco costretto da lungo tempo alla catena, libero grazie all’intervento di LAV Modena, allertata dai residenti che non sono rimasti a guardare di fronte a tanta sofferenza e solitudine.
Sì, perché quella di Roky, come quella di ogni altro cane legato alla catena e privato della propria socialità, era una situazione insopportabile: a Roky era stata tolta la cosa più preziosa per ogni essere vivente, la libertà, e come se non bastasse, sembrava essere condannato a una vita di degrado e solitudine.
La persona che lo aveva costretto in quelle condizioni fino a quel momento, ha deciso di cederlo spontaneamente al canile “Il giovanetto” di S. Giovanni in Persiceto (BO), dove è stato sottoposto agli accertamenti necessari per accertare il suo stato di salute. Il responsabile che gli aveva messo la catena al collo, peraltro vietata in Emilia - Romagna, rischia una denuncia di maltrattamento.
Ilaria Innocenti
Responsabile LAV Animali Familiari