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Ritirate dal mercato le pellicce tossiche smascherate dalla LAV!

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Ultimo aggiornamento

lunedì 19 maggio 2014

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Il Ministero della Salute ritira dal mercato il 50% dei prodotti con inserti in pelliccia segnalati. Nuovi accertamenti per i restanti capi. Chiediamo di vietare il commercio di pellicce, per la tutela degli animali e dei consumatori.

Sostanze tossiche e cancerogene in inserti di pelliccia animale utilizzati come bordature di capi di abbigliamento per bambini (età dai 18 mesi ai 12 anni): una drammatica realtà ora confermata anche dalle indagini svolte dal Ministero della Salute, a seguito dell’indagine LAV “Toxic Fur”.

Le marche coinvolte sono note firme italiane del settore bambino e del lusso: IL GUFO, MISS BLUMARINE, FIX DESIGN, GUCCI, BRUMS.

Il competente Istituto Superiore di Sanità (Centro Nazionale Sostanze Chimiche) emise lo scorso agosto una prima valutazione tecnica del pericolo connesso all’uso dei prodotti sulla base dei test condotti dalla LAV (quindi sull’indagine non ufficiale): 4 articoli su 6 segnalati (IL GUFO, MISS BLUMARINE, FIX DESIGN, BRUMS) sono risultati potenzialmente pericolosi a causa della presenza di Formaldeide, Nonilfenolo Etossilato e PCP Pentaclorofenolo. L’ISS ha inoltre valutato un potenziale rischio inaccettabile per i consumatori, in quanto i livelli rilevati di PCP Pentaclorofenolo (nei capi IL GUFO, MISS BLUMARINE, FIX DESIGN) eccedevano il livello di rischio associato all’insorgenza di 1 caso di tumore per 1.000.000 di persone esposte. 

Il Ministero della Salute, contestualmente a un immediato blocco delle vendite degli articoli da noi segnalati, avviò nuovi e mirati campionamenti e condusse nuovi e ufficiali test eco-tossicologici che poi hanno confermato la presenza sul prodotto finito (ed immesso nella rete di vendita) di sostanze chimiche pericolose.

Sulla base delle successive valutazioni dell’ISS, in riferimento ai test ufficiali, il Ministero della Salute ha emesso i seguenti provvedimenti:

  • Articolo IL GUFO (Giaccone piuma, 18 mesi): per presenza di Naftalene, sostanza tossica che può causare anemia emolitica, è stato classificato come prodotto pericoloso. Obbligo di ritiro dal mercato.

  • Articolo MISS BLUMARINE (Berretto 5 anni),  per presenza di Naftalene e Cromo III, classificato come prodotto pericoloso. Obbligo di ritiro dal mercato e informativa ai consumatori che hanno acquistato l’articolo relativamente alla possibile insorgenza di dermatite allergica.

  • Articolo BRUMS, (Caban Piuma, 7 anni), per presenza Cromo III, classificato come prodotto pericoloso. Obbligo di ritiro dal mercato e informativa ai consumatori che hanno acquistato l’articolo relativamente alla possibile insorgenza di dermatite allergica.

I provvedimenti saranno notificati alle aziende tramite il NAS. Parallelamente, a seguito della nostra denuncia, presentata alla Procura di Torino, i produttori sono stati iscritti nel registro degli indagati con l'accusa di violazione del Codice del Consumo per immissione sul mercato di prodotti pericolosi. Ora la Procura disporrà ulteriori accertamenti su altri capi.

Per il capo di marca GUCCI (Cappotto 12 anni), a norma dell’articolo 33 del Regolamento Europeo sulle Sostanze Chimiche (REACH, Reg. CE 1907/2006), l’azienda dovrà informare tutti i propri distributori (e quindi anche i consumatori che ne facciano richiesta) della presenza  nel proprio prodotto di Nonilfenolo Etossilato – sostanza che ha impatto diretto sull’ambiente, ma non sulla salute delle persone.

Per i due articoli FIX DESIGN non è stato possibile compiere accertamenti ufficiali a causa della indisponibilità dei capi segnalati.

“Nella lavorazione delle pellicce sono ampiamente utilizzate sostanze chimiche pericolose classificate anche come tossiche e cancerogene. Con l’indagine Toxic Fur abbiamo dimostrato che nei prodotti finiti immessi sul mercato ed indossati dai consumatori, anche bambini, è possibile trovare tracce di queste sostanze che possono anche avere effetti nocivi sulla salute – dichiara Simone Pavesi, Responsabile LAV Campagna Pellicce. Al fine di tutelare milioni di consumatori, salvando anche la vita di milioni di animali vittime di questa industria, è opportuno che le istituzioni provvedano celermente a vietare il commercio di pellicce.”

Leggi i risultati dell'indagine del Ministero della Salute:

Documento 1

Documento 2