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Oltre 4.000 visoni morti in Italia a 2 anni dal divieto degli allevamenti di pellicce

Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, non ha ancora regolamentato la cessione degli animali ai centri di ricovero. Quanto ancora devono soffrire?

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 31 gennaio 2024

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Ancora oltre 4.000 visoni morti in Italia a 2 anni dalla messa al bando degli allevamenti di pellicce!

Da quando è entrato in vigore il divieto il primo gennaio 2022, i 5.739 visoni rimasti negli ultimi 5 allevamenti in dismissione sono rimasti lì, ingiustamente imprigionati.

Nel frattempo, si sono verificati 2 focolai di coronavirus SARS-CoV-2 che hanno portato all’uccisione di tanti di loro. I sopravvissuti all’industria della pelliccia stanno morendo poco alla volta nelle stesse minuscole gabbie in cui sono confinati da anni, a causa dei ritardi della politica.

Il divieto agli allevamenti di pellicce in Italia è stata una vittoria storica per i diritti animali per la quale ci siamo battuti per anni. Ora è necessario salvare i visoni rimasti negli allevamenti ormai chiusi.

Ma, ad oggi, il Ministro Francesco Lollobrigida (come il suo predecessore Patuanelli) non ha definito le modalità della cessione che permetterebbe a questi animali di essere trasferiti in strutture idonee dove trascorrere la loro vita nel rispetto della loro dignità.

Quanto ancora dovranno aspettare?