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Rinnovate le Ordinanze su corretta gestione dei cani e manifestazioni con equidi

Il Ministro della Salute ha prorogato per un ulteriore anno l’Ordinanza sulla tutela dell’incolumità pubblica dall'aggressione dei cani e quella finalizzata a regolamentare le manifestazioni con equidi organizzate al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati. 

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 14 settembre 2022

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Chiediamo al nuovo Governo e al nuovo Parlamento la trasformazione delle due Ordinanze in Legge

Il Ministro della Salute ha prorogato di ulteriori dodici mesi l’Ordinanza concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall'aggressione dei cani. Resteranno quindi in vigore fino al 10 settembre 2023 le positive disposizioni finalizzate a una corretta gestione dei cani e alla prevenzione degli episodi di aggressività, emanate nel lontano 2009 e migliorate nel tempo.

Questa ordinanza però mette solo una pezza alla mancanza di una disciplina organica in materia, una legge per intenderci sempre più necessaria vista la crescente presenza dei cani nelle famiglie degli italiani e considerata l’importanza che riveste la loro corretta educazione e gestione sia per soddisfare le loro necessità etologiche sia per facilitare la relazione intra e interspecifica, nonché per tutelare l’incolumità di persone e di altri animali. Un’importanza che fa sì che intanto, resti fondamentale che i Comuni, in collaborazione con gli Enti designati dall’Ordinanza tra i quali anche le Associazioni animaliste, attivino i percorsi formativi obbligatori per cani dal comportamento aggressivo e comunque fruibili, su base volontaria, da tutti i cittadini che vivono con un cane e da quelli che intendano inserirne uno nella propria famiglia, come previsto dal decreto ministeriale del 2009.

E proprio in questi giorni il Ministro della Salute ha prorogato di 12 mesi un’altra Ordinanza anch’essa risalente al 2009 e modificata nel tempo. Anche questa Ordinanza finalizzata a regolamentare le manifestazioni popolari pubbliche o private con equidi organizzate al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati, valida fino al 10 settembre del prossimo anno, supplisce a una grave carenza normativa che nemmeno l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2023 del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36 potrà colmare. Sì, perché la regolamentazione di centinaia di manifestazioni, come il palio di Siena, di Asti, di Ferrara, di Buti, di Castel del Piano, la Giostra dell’Orso di Pistoia, la Sartiglia di Oristano, la Quintana di Foligno e di Oristano solo per fare degli esempi, nonché numerosissimi palii con asini sono organizzati da soggetti diversi da quelli previsti dal citato decreto, ossia Fise, FitetrecAnte o un Ente di Promozione Sportiva, e normate dunque solo da questa Ordinanza.

Posta la nostra scontata contrarietà all’utilizzo di animali nei palii e in tutte le altre feste che prevedono la loro partecipazione, chiediamo al nuovo Governo e al nuovo Parlamento di ampliare l’ambito di applicazione del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36 anche a manifestazioni “non sportive” e non gestite dalle federazioni e chiediamo di emanare una legge che faccia propri i contenuti dell’Ordinanza sulla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani che ha rappresentato un cambiamento anche culturale positivo.