Da oggi diventa obbligatoria la ricetta veterinaria elettronica, anche per gli animali che vivono nelle nostre famiglie.
Ad annunciarlo è stato ieri il Ministro della Salute Giulia Grillo. Tutto tace, invece, da Governo e Parlamento, rispetto al costo elevato dei farmaci veterinari e all’IVA al 22%, come quella sui beni di lusso, per prestazioni veterinarie e cibo per animali familiari.
Un silenzio confermato nel Documento di economia e finanza 2019 - in discussione domani, mercoledì 17 aprile, in Commissione Bilancio della Camera e nei giorni successivi anche nelle Commissioni del Senato - che non contiene alcun riferimento ad animali, IVA su cure veterinarie e cibo per animali.
Ci auguriamo comunque, che l’impegno preso dal Ministro Costa - in occasione della tavola rotonda “Animali maltrattati: la necessità della riforma della Legge 189′‘ organizzata con Università eCampus - secondo cui “nella legge di stabilità 2020 ci sarà una defiscalizzazione robusta dei prodotti per animali” si concretizzi in un fisco non più nemico dei quattro zampe.
La questione è largamente sentita da chi vive con un animale: negli ultimi anni il potere di acquisto degli italiani è diminuito, e accudire un animale è diventato un impegno economico gravoso, che incide sensibilmente sul bilancio familiare.
Per questo lo scorso anno abbiamo lanciato la campagna #IPIÙTASSATI e l’iniziativa #CURIAMOLITUTTI, con una petizione indirizzata a Governo e Parlamento per ottenere la riduzione dell’IVA su prestazioni veterinarie e cibo per animali, l’abbattimento del costo dei farmaci veterinari e l’aumento della quota di detrazione fiscale su cure e farmaci veterinari.
Sostienici in questa battaglia di giustizia sociale e per i diritti degli animali!