Il successo dei modelli human-based è confermato dallo studio italiano che ha scoperto il gene responsabile del glioblastoma.
Grazie a uno studio condotto dall’Istituto Oncologico Veneto-Irccs (IOV) di Padova è stato scoperto che un’alterazione genetica potrebbe essere la potenziale responsabile della forma più aggressiva di glioblastoma, ovvero il tumore maligno del cervello.
Per arrivare a ottenere questo importante risultato è stata effettuata un’indagine su 273 pazienti colpiti da glioblastoma seguiti dallo IOV, in collaborazione con le Neurochirurgie dell’Azienda-Università degli Studi di Padova e delle Università di Ferrara e Firenze: uno studio dall’uomo per l’uomo, l’unica vera scienza che indaga con un modello attendibile, etico e sicuro.
Gli esperti sono riusciti a individuare nella variante del gene Tert: un marcatore precursore di una forma di glioblastoma a più rapida progressione, offrendo nuove prospettive per indagare i circuiti molecolari alla base delle forme più aggressive di questo tumore, caratterizzato da una progressione estremamente rapida.
Anche in un campo complesso come le investigazioni al cervello, oltretutto con focus su un male in espansione a livello mondiale come il cancro, i modelli non animali si stanno rivelando la via per accelerare la conoscenza delle malattie e la ricerca di cure.
È ora che la scienza si liberi dagli obsoleti e fallimentari test su cavie per rivolgersi a un futuro diverso che, finalmente, risponda a seri criteri di ricerca nel pieno rispetto di quanto voluto dalle norme e dai cittadini; perché una scienza senza sperimentazione animale non è solo possibile, ma doverosa.
Noi di LAV continueremo a batterci affinché il nostro Paese diventi simbolo del cambiamento e la sanità pubblica difenda, realmente, la salute di tutti.