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Ricerca senza animali: premiate migliori tesi human-based all'Università di Napoli

La ricerca animal-free è protagonista della nuova scienza.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 04 dicembre 2024

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Ricerca senza animali

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Il cambiamento per cui lottiamo fin dalla fondazione di LAV

La prestigiosa sede dell'Università Federico II ha ospitato ieri il convegno "New Approach Methodologies (NAM) in ecotossicologia", organizzato da IPAM, la piattaforma italiana per i metodi alternativi di cui noi di LAV siamo rappresentanti per l'area animalista.

Sul palco anche relatori di fama internazionale che hanno evidenziato come le norme europee, tra cui quelle che regolamentano l'immissione sul mercato di pesticidi, biocidi, composti chimici e farmaci, vedano tutte come prioritari i modelli di ricerca senza animali.
Si tratta di una base legislativa che deve trovare applicazione pratica nella Ricerca italiana che, ricordiamo, continua a non prevedere nessun finanziamento per i modelli animal-free.

Nel corso dell'evento sono state premiate due tesi e un poster di giovani ricercatori che hanno utilizzato modelli in silico per la valutazione e l'intervento nelle modalità di sviluppo del cancro o in vitro (cellule umane persino nel campo del bioprinting) per rilevare inquinanti ambientali - purtroppo sono ancora molto diffusi i test su animali persino in questo ambito - come interferenti endocrini, nanoparticelle e metalli pesanti, oltre alla presenza di studi di mirati alla salvaguardia degli ecosistemi soprattutto di acqua dolce e salata e i disastrosi effetti antropici.

Questi lavori di giovani menti uniscono etica per l'ambiente e gli animali ad affidabilità scientifica per l'uomo: speriamo possa creare il cambiamento culturale per il quale noi di LAV combattiamo da quando l'Associazione è nata.