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Ricerca senza animali: in visita ai laboratori dell'Istituto italiano di tecnologia

La nuova Legge di Bilancio non ha previsto alcun sostegno economico ai modelli sostitutivi. Ci auguriamo un cambio di rotta.

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giovedì 15 febbraio 2024

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#sperimentazione

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Il presente e il futuro della ricerca sono animal-free

Il laboratorio di nanotecnologie per le neuroscienze dell’IIT, coordinato dal prof. Giancarlo Ruocco, ci ha permesso di conoscere un mondo della ricerca all’avanguardia, fatto di giovani ricercatori e ricercatrici che credono fortemente nella scienza innovativa ed animal-free. Ciò che li spinge non è soltanto una motivazione etica, ma anche la consapevolezza che le nuove tecnologie sono la via principale con cui poter comprendere le patologie umane, trovare cure che siano davvero efficaci in maniera rapida e anche più economica. 

Abbiamo visto all’opera una stampante in grado di riprodurre il tessuto umano in 3D a partire da cellule del paziente. Su queste “matrici” si potranno direttamente testare farmaci, una rivoluzione che consentirebbe di evitare la morte di migliaia di animali, dando risultati affidabili per la specie per cui si vuole trovare una cura: l’uomo.

Sicuramente queste tecnologie sono il futuro, noi siamo in grado di isolare cellule del paziente malato e creare dei pezzettini di tessuto paziente-specifico […] il test dei farmaci sugli animali produce scarsissimi risultati, solamente un farmaco su migliaia arrivano all’uomo, per cui riusciamo a testare un gran numero di farmaci su tessuti malati, cosa che ovviamente non è possibile fare su singoli animali.Gianluca Cidonio, ingegnere biomedico, ricercatore

Nel laboratorio è in corso anche la validazione di un oftalmoscopio (strumento che permette di osservare il fondo dell’occhio) che consentirà di predire in maniera estremamente precoce, l’insorgenza dell’Alzheimer. Si tratta di una scoperta rivoluzionaria e che consentirà di prevedere in maniera rapida e totalmente incruenta questa malattia neurodegenerativa che affligge il nostro secolo con 55 milioni di persone affette. Una patologia di cui ad oggi si sa ben poco e per cui non esiste una cura davvero efficace - nonostante oltre 30 anni di test su animali.

Il presente e il futuro della ricerca sono animal-free, oltre a noi lo afferma la maggior parte della comunità scientifica e ci auguriamo lo faccia anche il Governo.

La nuova Legge di Bilancio non ha previsto alcun sostegno economico ai modelli sostitutivi, finanziando, invece, la vivisezione e ancorando l’Italia a modelli obsoleti e ormai superati. Ci auguriamo un cambio di rotta e che i ministeri competenti (Ministero della Salute e dell’Università e della Ricerca) emanino nuovi fondi costanti e consistenti, permettendo a tutti questi progetti innovativi di poter proseguire.