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Ricerca senza animali: il governo britannico stanzia 20 milioni di sterline. E l'Italia?

Quando si deciderà di perseguire il vero progresso della scienza anche nel nostro Paese?

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giovedì 21 marzo 2024

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Oltre 23 milioni di euro destinati ai metodi sostitutivi

Buone notizie per gli animali e per la scienza internazionale: il Governo britannico, durante una seduta del 19 febbraio, ha deciso di investire 20 milioni di sterline, oltre 23 milioni di euro, per lo sviluppo e implementazione dei modelli non animali per gli anni 2024-25; raddoppiando la cifra prevista per quelli precedenti.

La decisione dei ministri è frutto della presa di coscienza della volontà dei cittadini, in quanto sono state presentate due petizioni che chiedevano, rispettivamente, la fine dei test di tossicità [1] e il divieto dell'uso dei cani [2] con oltre 100.000 adesioni. Durante il dibattito è stato, inoltre, sottolineato l'elevato indice di fallimento del modello animale, inaccettabile in qualsiasi altro tipo di “business” visto che supera il 95%.

Chiare le dichiarazioni riportate alla Westminster Hall, “Il governo del Regno Unito ora può contribuire ad accelerare la transizione, dall'uso di animali in esperimenti dolorosi, verso tecnologie avanzate non basate sugli animali e nuovi approcci metodologici”; “crediamo che questi offrano vantaggi significativi dal punto di vista etico, del benessere degli animali, scientifico ed economico quindi abbiamo davvero bisogno di vedere progressi in tutte le aree in cui gli animali sono attualmente utilizzati nella scienza.

Le intenzioni sono, quindi, di far diventare l'Inghilterra leader nello sviluppo delle Non Animal Technologies.

Un quadro ben lontano da quanto in atto nel nostro Paese visto che, dopo gli esigui fondi emanati del Ministero della Salute per il triennio 2020-22 (solo 4 milioni di euro totali), al momento non è previsto nessun finanziamento ai modelli animal-free, lasciando la crescente e promettente area di ricerca basata su metodi non animali alla deriva, incluse le giovani menti che ci lavorano che sono costrette a migrare all'estero.

Rinnoviamo la richiesta al Ministro dell'Università e della Ricerca, Prof.ssa Anna Maria Bernini, di vincolare almeno l'1% dei fondi stanziati dal PNRR (attualmente 9,09 miliardi di euro) allo sviluppo e all'implementazione di modelli animal-free: un contributo minimo che farebbe la differenza per milioni di animali e per la reale evoluzione delle conoscenze scientifiche.


[1] https://petition.parliament.uk/petitions/633591

[2] https://petition.parliament.uk/petitions/645885