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Giornata mondiale contro il trasporto di animali vivi: condizioni terribili, una realtà da affrontare subito

Necessario un regolamento che metta fine alla sofferenza quotidiana 

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venerdì 14 giugno 2024

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Urgente nuovo regolamento: stop alla sofferenza degli animali

Oggi, 14 giugno, è la Giornata mondiale per sensibilizzare sul grave problema del trasporto di animali vivi.

Nel 2024, infatti, sono ancora oltre 1 miliardo e mezzo gli animali trasportati ogni anno sulle strade europee, in condizioni sempre terribili e la normativa non è sufficiente a tutelare queste situazioni.

In ottica di revisione normativa, la Commissione europea ha proposto un nuovo regolamento sulla protezione degli animali durante il trasporto, con la finalità di abrogare il regolamento del 2005 e di introdurre nuove norme che dovrebbero tenere conto dell'esperienza scientifica attraverso le raccomandazioni dell'EFSA.

La proposta di regolamento europeo, presentata il 7 dicembre 2023, è stata invece in larga parte fallimentare perché non garantisce agli animali allevati le tutele adeguate.

La bozza del nuovo regolamento, così come è, non pone realmente fine alla sofferenza inflitta agli animali trasportati dagli allevamenti al macello. Se da un lato vi sarebbero requisiti più severi come per alcune categorie di animali vulnerabili (femmine in stato avanzato di gravidanza o vitelle) e limiti sulla durata di alcuni trasporti, dall'altrosi riscontrano gravi lacune.

La proposta di regolamento europeo sulla protezione degli animali durante il trasporto che abroga il regolamento (CE) n. 1/2005 è passata poi all'esame in Senato e alla Camera.

La Commissione europea ha, infatti, trasmesso al Parlamento italiano la proposta di regolamento UE sulla protezione degli animali durante il trasporto per l'acquisizione del parere motivato.
In conformità al protocollo sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità, l'atto è stato deferito alla 4° Commissione del Senato Politiche dell'Unione europea ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà. Per i profili di merito, l'atto è invece stato deferito alla 10° Commissione permanente del Senato Affari Sociali, con il parere della Commissione Politiche dell'Unione europea.

Ad oggi si attende ancora parere delle Commissioni di Camera e Senato sull'atto, più volte rimandato e mai iniziato.

L'appello, perciò, alle Commissioni di Camera e Senato è volto a sostenere la proposta di revisione della legislazione per garantire maggiori tutele agli animali, sulla base dei 10 punti programmatici già sottoposti ai candidati al Parlamento Europeo

In tale ottica, la campagna Vote for Animals, tenutasi in occasione delle elezioni europee, è stata un'occasione di dialogo e confronto molto importante, poiché è fondamentale avere parlamentari che si battano per la tutela degli animali e dei loro diritti.

Infatti, la proposta di revisione di regolamento, presentata nel dicembre 2023, verrà esaminata con attenzione dal nuovo Parlamento europeo.

In attesa del nuovo Parlamento europeo e del semestre presidenza ungherese al Consiglio dell'Unione europea, dal 1° luglio 2024, chiediamo agli europarlamentari che già si sono impegnati nel firmare i punti programmatici di Vote for Animals e anche alla Presidenza che si insedierà, di rispettare le volontà dei cittadini europei e gli impegni presi dall'Europa, portando avanti i lavori sul nuovo regolamento.

Ribadiamo l'importanza di avere un regolamento ambizioso che ponga fine alla sofferenza che questi esseri senzienti patiscono per meri interessi economici. Oggi più che mai sottolineiamo la volontà di un numero sempre maggiore di cittadini europei a porre fine al trasporto di animali vivi!

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giovedì 07 dicembre 2023

Trasporto di animali vivi: la bozza del nuovo regolamento UE non blocca la sofferenza

La proposta di revisione del regolamento sul trasporto di animali vivi presentata oggi dalla Commissione europea non convince le associazioni.

Con Animal Equality, Animal Law Italia, CIWF Italia, Essere Animali riteniamo infatti che:

  • le modifiche proposte rappresentino un passo indietro in alcuni ambiti
  • non basteranno a mettere fine alle sofferenze patite dai milioni e milioni di animali che ogni anno vengono trasportati per lunghi viaggi all’interno della UE e verso Paesi terzi. 

La proposta della Commissione si rivela ampiamente insufficiente, pur prevedendo requisiti più severi, in una certa misura, per il trasporto di animali, come l’introduzione di limiti più stringenti per la durata di alcuni tempi di viaggio, per esempio verso il macello, e per il trasporto di animali vulnerabili, ad esempio animali in stato avanzato di gravidanza e giovani vitelli.

La proposta, infatti, non pone limiti ai viaggi via mare, istituisce limiti inadeguati per le temperature durante i viaggi e contiene lacune create da definizioni carenti o specie mancanti, ad esempio per gli agnelli trasportati su lunghe distanze.

Si tratta di disposizioni che non bastano, a prevenire le crudeltà patite dagli animali durante il loro trasporto, e sono inefficaci a ridurne la sofferenza.

Proprio la settimana scorsa, un report pubblicato da CIWF International e Eurogroup for Animals aveva messo a nudo la reale entità delle sofferenze patite dagli animali trasportati vivi nella Unione Europea.
Nel report si denunciano le terribili condizioni a cui sono sottoposti circa 44 milioni di bovini, pecore e suini durante questi lunghi e stressanti viaggi, sottolineando come i dati UE siano spesso incompleti e fuorvianti nel riportarne la reale entità.

Insieme alle altre associazioni riteniamo che la proposta di legge dell’UE sul trasporto di animali lasci ancora molto a desiderare.

Governi da tutto il mondo si stanno muovendo verso il divieto di esportazione di animali vivi. Paesi come Germania, Lussemburgo e Nuova Zelanda hanno già imposto restrizioni e, si spera, presto li seguiranno anche Regno Unito e Australia.

Quello di cui abbiamo bisogno è ciò che i cittadini dell’UE chiedono:

  • divieto di esportazione di animali vivi verso Paesi terzi
  • regole molto più severe, come ad esempio il limite dei tempi di trasporto,
  • garanzia che i viaggi siano adeguatamente regolati per tenere conto delle condizioni meteorologiche
  • fine del trasporto di animali vulnerabili.

Se da un lato riconosciamo gli sforzi per migliorare la protezione degli animali allevati, al tempo stesso è evidente che la Commissione europea ha deluso i propri cittadini non realizzando la ben più ampia ed ambiziosa riforma delle norme che aveva promesso.

Una promessa che includeva la proposta di un divieto di allevamento in gabbia, impegno formale che la Commissione aveva preso con 1,4 milioni di persone firmatarie dell’Iniziativa dei cittadini europei End the Cage Age, e che si è scontrato contro le pressioni esercitate dal settore zootecnico.

Un’ampia maggioranza di cittadini europei richiede maggiori tutele per il benessere degli animali durante il trasporto, come dimostra l’ultimo Eurobarometro sul tema, sondaggio condotto dall’UE stessa: il 94% dei cittadini europei sono a favore di mettere fine alle esportazioni di animali vivi.


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mercoledì 14 giugno 2023

Giornata internazionale contro esportazione animali vivi: stop viaggi infernali!

La giornata internazionale contro il trasporto di animali vivi è stata istituita nel 2015 per ricordare le 13000 pecore che il 14 giugno 2015 sono partite dalla Romania e arrivate tutte morte per sete, fame e sfinimento in Somalia

Dopo 24 giorni di viaggio in condizioni terribili. Condizioni che nel tempo non sono migliorate per i miliardi di animali vivi trasportati ogni anno su strada, via mare, per ferrovia o per via area da/verso il territorio dell’Unione Europea, per una serie di ragioni diverse, quali allevamento, ingrasso e macellazione.

In Europa i requisiti minimi di tutela per gli animali trasportati sono previsti dal Regolamento 1/2005, nello specifico recepito in Italia con il Decreto Legislativo 151/2007, ma sono requisiti del tutto insufficienti e sono, come minimo, da rivedere e migliorare.

Numerose inchieste hanno, infatti, messo più volte in luce l'incapacità degli Stati membri dell'UE di far rispettare le norme e anche quando la Legge viene rispettata, misure inadeguate e scarsi controlli permettono che gli animali soffrano in condizioni orribili durante i viaggi.

Le gravi criticità del trasporto di animali vivi sono state documentate proprio dalle Istituzioni europee in due analisi pubblicate dalla Commissione di Bruxelles nel 2020.

Entrambe le analisi,  una prima sul trasporto su strada di animali vivi verso Paesi terzi e l'altra sul trasporto via mare, rivelano violazioni gravi e routinarie delle norme.

Una situazione costante che palesa la insita drammaticità nei continui disastri che si verificano nei lunghi viaggi, anche via mare, che causano enorme sofferenza alle migliaia di animali trasportati, per esempio, verso i Paesi del Medio Oriente.

Milioni di animali vengono, inoltre, trasportati ogni giorno in tutta l'UE e fuori dai confini, dove è impossibile assicurare il rispetto delle norme minime di benessere previste dal Regolamento UE, con la grave conseguenza che gli animali rimangono senza alcuna protezione, neanche minima.

Si ricorda che anche il Parlamento europeo, con la relazione e le raccomandazioni della Commissione d'inchiesta sulla protezione degli animali durante il trasporto (ANIT), votate il 17 gennaio 2022, sottolinea la necessità di modifiche ambiziose al Regolamento (CE) 1/2005.

La revisione della normativa che ora la Commissione Europea sta conducendo, su cui dovrà presentare una proposta legislativa entro la fine del 2023 sarà ambiziosa solo se, sull’aggiornamento del Regolamento (CE) 1/2005, sceglierà di porre fine ad un commercio crudele ed anacronistico ponendo fine all’esportazione di animali vivi, ascoltando anche la voce dei tanti cittadini e delle tante cittadine che da tempo chiedono maggiori tutele per gli animali allevati, anche prevedendo  condizioni di trasporto adeguate.

LAV continuerà a lavorare per garantire maggiori tutele per gli animali fino a raggiungere l’obiettivo di porre fine al trasporto di animali vivi.

In questa giornata soprattutto ci rivolgiamo al Ministro Lollobrigida, grande sostenitore del Made in Italy, a cui rinnoviamo l’appello - assieme al Ministro della Salute Schillaci - affinché si faccia portavoce in Europa delle richieste sempre più forti di cittadini e cittadine che chiedono con fermezza di garantire maggiore protezione agli animali allevati in ogni fase della loro vita, incluso il trasporto. È necessario porre fine al più presto alla crudele ed obsoleta pratica del trasporto di animali vivi.


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venerdì 21 aprile 2023

Anche la Corte dei Conti Ue chiede migliori condizioni del trasporto di animali vivi

Il 17 aprile scorso la Corte dei Conti europea ha pubblicato una propria analisi sul trasporto di animali vivi nell’UE, con l’obiettivo di contribuire al dibattito in vista dell’imminente revisi... LEGGI I DETTAGLI

Il 17 aprile scorso la Corte dei Conti europea ha pubblicato una propria analisi sul trasporto di animali vivi nell’UE, con l’obiettivo di contribuire al dibattito in vista dell’imminente revisione normativa UE in materia di benessere degli animali.

Il documento la Corte dei Conti europea, nell’analizzare i trasporti intra UE ed extra UE, ribadisce la necessità di una seria revisione del regolamento sul trasporto di animali vivi, avendo quest’ultimo ripercussioni enormemente negative sul benessere degli animali.

La revisione riconosce molti problemi legati al trasporto su lunga distanza e presenta alcune importanti proposte per affrontarli, come:

  • la riduzione del numero e della durata dei viaggi;
  • il miglioramento delle condizioni per gli animali vivi durante il trasporto 
  • la ricerca di alternative valide.

Inoltre, un altro problema che la relazione della Corte evidenzia riguarda il fatto che il regolamento non viene applicato in egual modo in tutti gli Stati membri e questo può comportare disomogeneità sanzionatoria e quindi di comportamento.

Viene anche sottolineata la necessità di annoverare la sofferenza degli animali trasportati tra i costi, visto che esistono alternative per evitarla.

Ulteriore aspetto critico affrontato dalla relazione è la necessità di dati più affidabili sul trasporto di animali vivi, poiché i sistemi di tracciabilità disponibili non forniscono una lettura accurata del numero e delle condizioni degli animali trasportati all'interno e soprattutto al di fuori dell'UE.

All’esito dell’analisi della Corte, il trasporto di animali vivi risulta non solo orribile per le condizioni di sofferenza cui sono sottoposti gli animali, ma anche la peggiore delle alternative dal punto di vista economico e ambientale.

Sulla base dei risultati della revisione, e con la Commissione europea che presto rivedrà le sue norme sul benessere degli animali, la Corte dei conti europea esorta a concentrarsi su alternative quali:

  • macelli locali e mobili per ridurre la sofferenza degli animali e il loro tempo trascorso in viaggio;
  • maggiore trasparenza e l'armonizzazione nell'etichettatura della carne, in modo che i consumatori possano fare scelte di acquisto più consapevoli;
  • utilizzo delle ultime tecnologie per tracciare tutti i viaggi degli animali, per monitorare mentre gli animali sono in movimento e adottare misure più informate per proteggerli.

Il rapporto in esame si aggiunge a numerose altre conclusioni condivise negli ultimi due anni dalla Commissione ANIT del Parlamento europeo, dall'EFSA, dal controllo di idoneità della Commissione europea e da diverse indagini condotte associazioni, tra le quali LAV , che dimostrano che il trasporto di animali vivi causa enormi sofferenze agli animali.

Ancora una volta, dunque, si evidenzia quanto il trasporto di animali vivi non sia sostenibile per il futuro dell'agricoltura nell'UE e nuovamente viene sottolineata l’importanza di una revisione del regolamento sui trasporti, che riduca drasticamente le ore di trasporto di animali vivi, proibisca il trasporto di animali fragili e vieti le esportazioni di animali vivi.

 


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martedì 19 luglio 2022

13 stati membri sostengono dossier su trasporto animali vivi, manca l’Italia

Il Consiglio Agrifish di ieri ha discusso un dossier chiave sul trasporto di animali vivi: 13 Stati membri chiedono una revisione ambiziosa del regolamento sui trasporti che includa tempi massimi di v... LEGGI I DETTAGLI

Il Consiglio Agrifish di ieri ha discusso un dossier chiave sul trasporto di animali vivi: 13 Stati membri chiedono una revisione ambiziosa del regolamento sui trasporti che includa tempi massimi di viaggio e il passaggio da commercio di animali a commercio di carne e carcasse. Ora è tempo che la Commissione europea tenga conto di queste opinioni nella revisione della normativa che sta conducendo, su cui dovrà presentare una proposta legislativa entro la fine del 2023.

La Vught Alliance, costituita dalle delegazioni belga, danese, olandese, tedesca e svedese, ha infatti avanzato richieste concrete per migliorare la protezione degli animali durante il trasporto in un documento informativo che ha ricevuto il sostegno di altri 8 Stati membri (Austria, Bulgaria, Estonia, Finlandia, Malta, Lussemburgo, Slovacchia e Slovenia).

Nonostante le nostre richieste al Ministro delle Politiche Agricole Patuanelli, con dispiacere constatiamo che l’Italia non si è espressa, rimanendo neutrale e di fatto non sostenendo un importante passo avanti per la tutela degli animali. – dichiara LAV - Il documento prevede infatti disposizioni molto importanti, come un massimo di 8 ore per gli animali trasportati alla macellazione, tempi di viaggio limitati per gli animali non svezzati, divieto di alcune esportazioni che prevedono viaggi lunghi, limiti di temperatura adeguati per ciascuna specie, regole specifiche per pesci, anfibi, rettili, cani, gatti, così come il passaggio al trasporto di carne, carcasse e materiale genetico.

Passi fondamentali nella giusta direzione, ma che devono essere ancora più ambiziosi, come indicato nel paper pubblicato nel 2021 da Eurogroup for Animals, la coalizione europea di cui siamo parte. Nel documento sono illustrate le disposizioni specifiche per specie e categoria per il trasporto di animali da allevamento terrestri e acquatici, equidi, gatti e cani, nonché animali utilizzati nella scienza, sulla base della conoscenza scientifica attuale.

Il sostegno ottenuto dal documento della Vught Alliance al Consiglio Agrifish da parte degli Stati Membri è incoraggiante e dovrebbe fornire alla Commissione europea il via libera per procedere in linea con queste raccomandazioni e garantire che il regolamento sui trasporti rivisto raggiunga il suo obiettivo: la protezione di animali durante il trasporto in linea con gli obiettivi di sostenibilità dell'UE.

Continueremo a lavorare per far diminuire il consumo di animali e per assicurare che anche l’Italia si schieri a favore degli animali e faccia la sua parte.


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mercoledì 13 luglio 2022

Revisione normativa UE trasporto animali

In vista del prossimo Consiglio Agrifish del 18 luglio, abbiamo scritto al Ministro Patuanelli per chiedergli di prendere una posizione favorevole al documento che verrà presentato da Danimarca, Paes... LEGGI I DETTAGLI

In vista del prossimo Consiglio Agrifish del 18 luglio, abbiamo scritto al Ministro Patuanelli per chiedergli di prendere una posizione favorevole al documento che verrà presentato da Danimarca, Paesi Bassi, Svezia, Germania e Belgio.

Per assicurare che la revisione della normativa in corso sia adeguato allo scopo, è necessario che più Stati membri sostengano apertamente questo documento in Consiglio.

Le gravi criticità del trasporto di animali vivi sono documentate proprio dalle istituzioni europee: due analisi pubblicate dalla Commissione UE nel 2020, una sul trasporto su strada di animali vivi verso Paesi terzi e l'altra sul trasporto via mare, rivelano violazioni gravi e routinarie. Questa situazione drammatica è particolarmente evidente nei continui disastri che si verificano nei lunghi viaggi via mare, che causano enorme sofferenza alle migliaia di animali trasportati, per esempio, verso i Paesi del Medio Oriente. Anche il Parlamento europeo, con la relazione e le raccomandazioni della commissione d'inchiesta sulla protezione degli animali durante il trasporto (ANIT), votate il 17 gennaio 2022, rivela la necessità di modifiche ambiziose al Regolamento (CE) 1/2005.

Milioni di animali vengono trasportati ogni giorno in tutta l'UE e fuori dai confini, dove è impossibile assicurare il rispetto delle norme minime di benessere previste dal Regolamento UE, con la conseguenza che gli animali rimangono senza alcuna protezione. Il commercio di animali vivi è crudele ed obsoleto e l'UE ha ora la possibilità e il dovere di andare oltre, come hanno già deciso Paesi quali la Nuova Zelanda e il Regno Unito.

Il documento propone soluzioni concrete alle questioni chiave che sono al centro della revisione della normativa sul trasporto di animali vivi, come la riduzione del tempo di percorrenza e le condizioni di trasporto (per esempio lo spazio nei veicoli e i requisiti per l’abbeveraggio e l’alimentazione), ribadendo ancora una volta la necessità di sostituire il trasporto di animali vivi con trasporto di carne, carcasse e materiale germinale.

Rinnoviamo l’appello al Ministro Patuanelli affinché si faccia portavoce delle richieste sempre più forti dei cittadini e della necessità di garantire maggiore protezione agli animali allevati in ogni fase della loro vita.


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