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Benessere cani e gatti: continua l'iter della proposta di Regolamento europeo

Presto in discussione al Parlamento UE necessari emendamenti per ottenere un provvedimento efficace e di tutela ampia per gli animali.

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Ultimo aggiornamento

martedì 04 febbraio 2025

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C'è ancora ampio margine di miglioramento

Nel dicembre 2023, la Commissione Europea ha presentato una proposta di Regolamento sul benessere di cani e gatti. Si tratta di un provvedimento che introduce per la prima volta misure minime necessarie a livello comunitario in materia di tracciabilità, pratiche di allevamento e importazione di cani e gatti nei Paesi membri dell'Unione.

A giugno 2024, gli Stati membri hanno aggiunto alcuni elementi migliorativi alla proposta.
Nel documento sono state introdotte anche importanti modifiche chieste da noi di LAV anche nel corso dell'audizione avvenuta a marzo 2024 in Commissione Politiche dell'Unione Europea della Camera dei Deputati. Qui il documento che abbiamo depositato.

Clicca sul + per leggere le misure positive accolte e i punti negativi

LE MISURE POSITIVE ACCOLTE
Posto che la vita degli animali non si dovrebbe mai mercificare, come da noi chiesto, le disposizioni a tutela di cani e gatti quali, ad esempio, il diritto a essere nutriti e idratati adeguatamente, a vivere in un ambiente confortevole e corredato di arricchimenti ambientali, a non essere sottoposti a pratiche dolorose tra cui il taglio della coda e delle orecchie, si applicano ora anche agli allevamenti, ai negozi e ai rifugi di piccole dimensioni.

È stata eliminata anche la pericolosissima distinzione tra “fornitura” e “fornitura occasionale” di cani e gatti, con la conseguenza che le regole relative al benessere degli animali e alla loro tracciabilità varranno per qualunque cane e gatto messo in commercio e non solo per i “grandi quantitativi” di questi animali. L'eliminazione della distinzione è fondamentale, come avevamo sottolineato, per prevenire l'odioso fenomeno del traffico dei cuccioli.

Tra i miglioramenti da noi richiesti e accolti dal Coreper, anche l'introduzione di requisiti di allevamento più rigorosi, come il divieto di utilizzare per la riproduzione cani e gatti con caratteristiche estreme e di esporli in mostre e competizioni.

Il testo ha implementato anche suggerimenti finalizzati a migliorare il cosiddetto “possesso responsabile”, così il venditore dovrà consegnare istruzioni scritte circa le necessità etologiche e sanitarie degli animali, mentre le attività commerciali, non solo le piattaforme on-line, sono tenute a sensibilizzare l'acquirente verso un comportamento responsabile.

In termini di pratiche crudeli, sono vietati l'uso di collari a scatto, a scossa elettrica e con punte e i cuccioli di cane e di gatto non possono essere separati dalla madre prima dei sessanta giorni.

Abbiamo inoltre chiesto con forza una modifica sull'eutanasia – pratica non sempre regolamentata nei Paesi dell'Unione – e nel testo licenziato è stato specificato come essa debba essere praticata solo su animali inguaribili e sofferenti.

Tra le positive modifiche apportate dal Coreper segnaliamo anche il divieto di allevamenti di ibridi e di adibire alla riproduzione cani femmina e gatte che abbiano subito due tagli cesarei. Viene inoltre chiarito che gli operatori non devono abbandonare gli animali.

I PUNTI NEGATIVI SU CUI LAVORARE

Il mandato del Consiglio non ha reso obbligatoria:

  • l'identificazione e la registrazione dei cani e dei gatti che si trovano nei rifugi o per strada o in famiglia. Si tratta di una pericolosa lacuna nella loro tracciabilità che li espone al pericolo di traffici illeciti e di abbandono.

Tra i suggerimenti che non sono stati accolti anche:

  • i divieti di inseminazione artificiale e di vendita di cani e gatti ai minori di 18 anni.

Non sono state proibite:

  • le vendite itineranti, le vendite nei negozi e online

Inoltre, inspiegabilmente, gli animali immessi sul mercato UE dovranno essere registrati in un database UE entro cinque giorni lavorativi dopo il loro ingresso nell'Unione. Nella proposta iniziale, ciò era previsto entro 48 ore. Già questo non aiutava la loro tracciabilità. Per questo motivo avevamo chiesto che fossero sempre registrati prima di essere introdotti nell'Unione.

COSA SUCCEDE ORA
La revisione della proposta di Regolamento è attualmente in mano al Parlamento Europeo e la scadenza per presentare ulteriori modifiche è oggi 5 febbraio.

Nei prossimi giorni sarà calendarizzata la discussione.

C'è ancora un ampio margine di miglioramento, che ci aspettiamo di vedere realizzato dal nuovo Parlamento europeo.

Riteniamo che siano necessari ulteriori sforzi per superare le criticità anche gravi che inficiano le finalità della proposta stessa, in termini di benessere degli animali e della tracciabilità degli stessi.
Proseguiamo il nostro lavoro insieme a Eurogroup for Animals per ottenere il migliore Regolamento possibile che rappresenti davvero la tutela dei cani e dei gatti.
Continueremo a seguire da vicino l'iter, auspicando che il provvedimento venga rafforzato e possa garantire una tutela più efficace per i milioni di cani e gatti presenti nell'Unione Europea.