Accolte numerose proposte di modifica suggerite da LAV.
L'iter della proposta di regolamento europeo sul benessere di cani e gatti ha raggiunto una tappa importante.
Il 26 giugno scorso il Comitato dei rappresentanti permanenti dell'Unione europea (Coreper), composto dai capi o vicecapi delegazione degli Stati membri, ha trovato l'accordo sul provvedimento che introduce per la prima volta misure minime necessarie a livello comunitario in materia di tracciabilità, pratiche di allevamento e importazione di cani e gatti nei Paesi membri dell'Unione Europea, facendo proprie delle importanti modifiche chieste da LAV anche nel corso dell'audizione in Commissione Politiche dell'Unione Europea della Camera dei Deputati.
Qui il documento che abbiamo depositato.
LE MISURE POSITIVE ACCOLTE
Posto che la vita degli animali non si dovrebbe mai mercificare, come da noi chiesto, le disposizioni a tutela di cani e gatti quali, ad esempio, il diritto a essere nutriti e idratati adeguatamente, a vivere in un ambiente confortevole e corredato di arricchimenti ambientali, a non essere sottoposti a pratiche dolorose tra cui il taglio della coda e delle orecchie, si applicano ora anche agli allevamenti, ai negozi e ai rifugi di piccole dimensioni.
È stata eliminata anche la pericolosissima distinzione tra “fornitura” e “fornitura occasionale” di cani e gatti, con la conseguenza che le regole relative al benessere degli animali e alla loro tracciabilità varranno per qualunque cane e gatto messo in commercio e non solo per i “grandi quantitativi” di questi animali. L'eliminazione della distinzione è fondamentale, come avevamo sottolineato, per prevenire l'odioso fenomeno del traffico dei cuccioli.
Tra i miglioramenti da noi richiesti e accolti dal Coreper, anche l'introduzione di requisiti di allevamento più rigorosi, come il divieto di utilizzare per la riproduzione cani e gatti con caratteristiche estreme e di esporli in mostre e competizioni.
Il testo ha implementato anche suggerimenti finalizzati a migliorare il cosiddetto “possesso responsabile”, così il venditore dovrà consegnare istruzioni scritte circa le necessità etologiche e sanitarie degli animali, mentre le attività commerciali, non solo le piattaforme on-line, sono tenute a sensibilizzare l'acquirente verso un comportamento responsabile.
In termini di pratiche crudeli, sono vietati l'uso di collari a scatto, a scossa elettrica e con punte e i cuccioli di cane e di gatto non possono essere separati dalla madre prima dei sessanta giorni.
Abbiamo inoltre chiesto con forza una modifica sull'eutanasia – pratica non sempre regolamentata nei Paesi dell'Unione – e nel testo licenziato è stato specificato come essa debba essere praticata solo su animali inguaribili e sofferenti.
Tra le positive modifiche apportate dal Coreper segnaliamo anche il divieto di allevamenti di ibridi e di adibire alla riproduzione cani femmina e gatte che abbiano subito due tagli cesarei. Viene inoltre chiarito che gli operatori non devono abbandonare gli animali.
I PUNTI NEGATIVI
Il mandato del Consiglio non ha però reso obbligatoria l'identificazione e la registrazione dei cani e dei gatti che si trovano nei rifugi o per strada o in famiglia. Si tratta di una pericolosa lacuna nella loro tracciabilità che li espone al pericolo di traffici illeciti e di abbandono.
Tra i suggerimenti che non sono stati accolti anche i divieti di inseminazione artificiale e di vendita di cani e gatti ai minori di 18 anni. Anche le vendite itineranti, le vendite nei negozi e online non sono state proibite. Inoltre, inspiegabilmente, gli animali immessi sul mercato UE dovranno essere registrati in un database UE entro cinque giorni lavorativi dopo il loro ingresso nell'Unione. Nella proposta iniziale, ciò era previsto entro 48 ore. Già questo non aiutava la loro tracciabilità. Per questo motivo avevamo chiesto che fossero sempre registrati prima di essere introdotti nell'Unione.
I PROSSIMI STEP
Adesso l'iter proseguirà: i negoziati tra la Presidenza del Consiglio e il Parlamento europeo inizieranno una volta che il Parlamento avrà concordato la sua posizione.
L'esito dei negoziati determinerà la forma finale della legislazione.
C'è ancora molto spazio per
miglioramenti, che ci aspettiamo di vedere realizzati dal nuovo
Parlamento europeo.
Ci appelliamo quindi anche ai Parlamentari che hanno sottoscritto il programma delle Associazioni Vote4Animals affinché supportino le nostre richieste che ancora non sono state accolte.