In Europa vengono annualmente impiegate circa 85.000 tonnellate di teli plastici per la pacciamatura, ricoprendo una superficie di 460.000 ettari. Tuttavia, tali prodotti, non essendo biodegradabili e compostabili, devono essere rimossi dal terreno una volta concluso il ciclo colturale.
Le ripercussioni, a livello ambientale, sono notevoli in quanto lo spostamento dei teli comporta anche la rimozione di sostanza organica contenuta nella terra: un elemento indispensabile per la salute del suolo e per contrastare il processo di desertificazione.
Alla luce di ciò, grazie alla bioplastica Mater-Bi di Novamont, è stata sviluppata una soluzione capace di rimediare al problema mediante l’utilizzo di un prodotto che, terminata la coltivazione, si biodegrada senza il rischio di compromettere la fertilità del terreno e di contaminarlo.
I teli in Mater-Bi per la pacciamatura assicurano risultati eccellenti, nel rispetto dell’ambiente e dello standard europeo UNI EN17033. Recentemente, tali prodotti sono stati certificati conformi al disciplinare “Mezzi Tecnici AIAB - Associazione Italiana Agricoltura Biologica”, volto ad attestare la loro compatibilità con l’ecosistema e la loro rispondenza a requisiti tecnici ed etici di sostenibilità.
A ciò si aggiunge, infine, l’intenso lavoro che Novamont, AIAB e Bioagricert hanno svolto affinché i teli per la pacciamatura per l’agricoltura biologica abbiano il massimo contenuto di materia prima rinnovabile, derivino da fonti naturali rinnovabili NON OGM e assicurino la totale biodegradabilità in suolo.