Presentati nel corso del convegno “Zoomafia: il caso Campania” – organizzato a Nola (Napoli) dalla Nuova Avvocatura Democratica in collaborazione con l’Unione Giovani Penalisti – i dati relativi alla Campania riportati nel Rapporto Zoomafia 2019 “Vent’anni di Antizoomafia”, redatto da Ciro Troiano.
L’Osservatorio Nazionale Zoomafia ha analizzato i dati del 2018 ricevuti da 8 Procure Ordinarie su 10 (non hanno risposto le Procure di Avellino e di Nocera Inferiore) e da tutte e due le Procure Minorili, quella di Napoli e quella di Salerno. Proiettando la media dei dati pervenuti su scala regionale si può stabilire che nel 2018 in Campania sono stati registrati 773 procedimenti (il 7,94% di quelli nazionali), con un tasso di 13,24 procedimenti ogni 100.000 abitanti; e 510 indagati (l’8,74% di quelli nazionali), con un tasso di 8,73 indagati ogni 100.000 abitanti. In pratica ogni 11 ore circa è stato aperto un fascicolo per reati a danno di animali, con una persona indagata ogni 17 ore circa.
Combattimenti tra cani, corse clandestine di cavalli, pesca di frodo, traffico di fauna selvatica, traffico di cuccioli: la Campania si conferma, purtroppo, tra le regioni più a rischio criminalità zoomafiosa. I profitti economici legati allo sfruttamento criminale degli animali rappresentano una fonte di guadagno importante per i vari gruppi di delinquenti dediti a tali traffici.