Il Senato ha approvato in seconda lettura il disegno di legge “Legge Europea 2019-2020”, che impegna il governo ad adottare misure che favoriscano la ricerca scientifica nel nostro paese, anche con l'introduzione di maggiori fondi per i metodi sostitutivi, della rimozione della deroga per esperimenti senza anestesia, dell'applicazione del principio di reduction, oltre che di maggiori limitazioni per la concessione di autorizzazioni per allevatori, fornitori, utilizzatori di animali.
Le misure peggiorative, però, riguardano l'uso di animali negli studi sugli xenotrapianti e sulle sostanze d'abuso.
Il divieto, già previsto nel d.Lgs. 26/2014, è poi sempre stato prorogato e mai divenuto realmente operativo. Adesso slitta ancora, almeno fino a giugno 2022, dopo le pressioni della Commissione Europea e a causa di un emendamento che vede prime firmatarie le deputate Boldi (Lega) e Ianaro (M5S).
Accogliamo favorevolmente le misure positive contenute in questo provvedimento, in primis l'impegno ad aumentare i fondi per lo sviluppi di metodi sostitutivi alla sperimentazione animale.
Chiediamo da anni che tali risorse siano, oltre che incrementate, anche rese più stabili e non legate a misure triennali. Già, anche grazie alle nostre pressioni, il Ministero della Salute aveva stanziato 6 milioni di euro per il triennio 2020-2022 per lo sviluppo di metodi sostitutivi nelle università e Istituti pubblici di ricerca.
Auspichiamo che questo nuovo impegno della politica vada nella direzione che indichiamo da sempre, verso una ricerca scientifica moderna, efficace e veramente etica, per gli ammalati e per gli animali.