Noi di LAV chiediamo di attivare da subito le numerose proposte che abbiamo portato per favorire la convivenza con gli animali selvatici.
Il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin oggi ricicla una notizia già annunciata lo scorso 21 aprile, quando aveva comunicato al Presidente Fugatti che avrebbe contattato altri Paesi per trovare altre aree dove spostare gli orsi considerati - non si sa da chi e come - “in eccesso”. E noi ripetiamo quanto la comunità scientifica aveva già dichiarato a suo tempo, bollando questa iniziativa come inattuabile sia dal punto di vista economico, sia da quello pratico.
Catturare orsi a casaccio non contribuisce certo a incrementare la sicurezza dei cittadini, anzi la diminuisce. Le continue interazioni con le persone e la pressione a cui saranno sottoposti gli animali, non farà altro che indurli a spostarsi in zone prima non frequentate, come aree urbane, strade o altre zone antropizzate. L’ipotesi ministeriale si prefigura quindi come un’operazione fallimentare che contribuirà ad incrementare in maniera esponenziale i rischi di incidente, altro che ridurli!
Non bisogna poi dimenticare che diminuire il numero di orsi sul territorio non comporta alcuna ricaduta sulla sicurezza dei cittadini, come dimostra l’incidente che ha coinvolto l’orsa Daniza nel 2014, quando i plantigradi sul territorio erano una cinquantina, ovvero il numero che, secondo la narrazione di Fugatti, sarebbe stato quello massimo previsto dal progetto Life Ursus, mentre nella realtà corrisponde al numero minimo per costituire una popolazione vitale di orsi.
È trascorso più di un mese da quando abbiamo consegnato al Ministero dell’Ambiente le nostre proposte concrete e immediatamente realizzabili per favorire la convivenza pacifica con gli orsi in Trentino, un dettagliato elenco di attività che nessuna amministrazione provinciale ha mai realizzato. Chiediamo che il Ministro Pichetto dia finalmente seguito a queste proposte invece di continuare a proporre ipotesi fantasiose.