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Bear Ambassador 2022

Anche quest'anno il progetto #ALLTOGETHER che punta a favorire la convivenza pacifica con gli orsi e con la fauna selvatica.

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 14 settembre 2022

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Conclusa l’attività informativa dei Bear Ambassador della LAV per l’edizione 2022

Si è conclusa l’edizione 2022 delle attività dei Bear Ambassador che ha visto l’impegno di 60 volontari della LAV distribuiti in 11 fine settimana nel corso delle quali hanno contattato circa 10.000 cittadini illustrando loro le buone pratiche da seguire quando ci si addentra nei luoghi abitati dagli orsi.

Dopo che nel 2021 la stessa attività si era svolta in Val di Genova, quest’anno si è tenuta invece in Vallesinella (Madonna di Campiglio) in collaborazione con il Parco Naturale Adamello Brenta proprio con l’obiettivo di diffondere le migliori informazioni scientifiche allo scopo di prevenire possibili incidenti.

“Frequentare le aree abitate dagli orsi, significa sempre entrare in casa loro, con la possibilità di scatenare comprensibili reazioni a quella che dagli animali viene vissuta come un’intrusione nel proprio habitat e nelle proprie relazioni familiari – dichiara Massimo Vitturi, responsabile nazionale LAV, Animali Selvatici - siamo quindi noi umani che dobbiamo imparare a comportarci correttamente con il fine di prevenire le loro comprensibili reazioni.”

Gli orsi hanno istintivamente paura dell’essere umano, per questo lo evitano sempre, ma i nostri comportamenti possono farli diventare “confidenti”, demolendo quindi la naturale barriera di diffidenza, per esempio attraverso la disponibilità di cibo di origine antropica.

Per questo i Bear Ambassador della LAV, hanno consegnato ai cittadini migliaia di kit composti da alcune borsine in materiale biodegradabile, utili per riportare a valle eventuali resti di cibo prodotti durante le escursioni. E’ fondamentale, infatti, che gli orsi non possano accedere al cibo di origine umana, altrimenti sarà normale per loro mettere in relazione le aree antropizzate con la disponibilità di cibo, addentrandosi senza paura nelle zone urbanizzate alla ricerca di cibo e venendo così marchiati come “orsi confidenti”, come accaduto per l’orsa F43, uccisa pochi giorni fa da un maldestro tentativo di sedazione per sostituirle il radiocollare di cui era dotata proprio perché considerata troppo confidente con noi umani.

Le semplici ma importanti regole che i Bear Ambassador della LAV hanno trasmesso ai tanti cittadini incontrati nel corso dell’attività, consentono di prevenire concretamente possibili incidenti con gli orsi che, come ben sappiamo, oltre a comportare il ferimento delle persone, si risolvono sempre con l’uccisione oppure l’incarceramento a vita dell’orso.

“Siamo certi che la nostra attività abbia dato un importante contributo concreto all’educazione delle persone che abbiamo incontrato, molte delle quali neppure sapevano di trovarsi in una zona abitata anche dagli orsi – conclude la LAV - l’attività di informazione si rivela ancora una volta un’attività prioritaria, la principale che possa garantire allo stesso tempo la sicurezza dei cittadini e degli orsi, sarà un caso, ma per il secondo anno consecutivo, la presenza dei volontari della LAV sul territorio è coincisa con l’assenza di qualsiasi incidente tra orsi e umani!”


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