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Caso Guerra: senza diagnosi e accertamenti, le eutanasie non hanno alcuna giustificazione

Emergono altri particolari sulla condotta del veterinario Guerra.

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Ultimo aggiornamento

sabato 26 ottobre 2024

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Occorre punire chi ha lucrato e sulla sofferenza e sulla vita degli animali

Si è tenuta ieri al Tribunale di Ravenna la nuova udienza del processo nei confronti dell’ex veterinario Mauro Guerra, accusato di maltrattamento e uccisione di animali, detenzione illegale di farmaci ed evasione fiscale.

Il giudice ha ascoltato il terzo e ultimo consulente tecnico nominato dalla difesa di Guerra, Angelo Peli, professore ordinario di veterinaria all’Università di Bologna, che ha risposto alle domande della Procura.

Noi di LAV, parte civile nel processo, siamo intervenuti attraverso la voce della dott.ssa Francesca Visalli Saliti, medico veterinario ed esperta in anestesia, che ha avviato un confronto con il professore Peli, ribadendo molti punti in netto contrasto con quanto affermato prima dal consulente tecnico.

Il professor Peli ha sostenuto che Guerra facesse, quanto meno ai cani, l'anestesia per via endovenosa, unica modalità in grado di garantire la totale perdita di coscienza nell'animale prima di somministrare l'eutanasico, nel tentativo di smontare la narrazione accusatoria nei suoi confronti. Eppure, nelle scorse udienze dibattimentali molti testimoni hanno contrariamente dichiarato di aver visto fare solo delle semplici iniezioni (intramuscolo) ai cani di sedativo più eutanasico prima della morte.

Inoltre, a seguito della modifica del Ministero della Salute n. 181 del 2009 ha specificato Visalli Saliti - che cambia autorizzazione in commercio al Tanax, medicinale veterinario eutanastico, l’anestesia generale è obbligatoria sempre, senza eccezioni, e obbliga tutti i veterinari a rispettare questa procedura. Altrimenti l’animale soffocherebbe in stato di coscienza e questo è reato di maltrattamento”.

Al contrario di quanto affermato dal prof. Peli poi, esistono fonti normative, come l’articolo 30 del codice deontologico e norma l. 281/10, che obbligano il veterinario a diagnosi approfondita, appropriata e completa, con esami e accertamenti diagnostici, prima di dichiarare la sofferenza derivante da malattie gravi e incurabili inaccettabile. Accertamenti che Guerra non faceva, per cui non ci sarebbe giustificazioni alle sue eutanasie.

Assecondare le richieste di un umano che si è stancato del proprio cane anziano senza fare una diagnosi è illegale, comporta l’uccisone di un animale senza necessità, non essendoci una diagnosi e un percorso clinico alle spalle”, aggiunge Visalli Saliti.

Chi per anni gestisce la pratica veterinaria come ha fatto Mauro Guerra, volta al mero guadagno e non alla volontà di rispondere al dovere medico veterinario di salvare vite, non agendo a nessun livello secondo il codice deontologico che regolamenta la professione, non lo fa per superficialità, ma per una precisa e lucida volontà di agire per lucrare sulla sofferenza e sulla vita degli animali.

Auspichiamo quindi, in attesa della sentenza penale finale, che quanto meno diventi definitiva la sanzione disciplinare della radiazione disposta dal consiglio dell'ordine dei Veterinari di Ravenna per impedire al Guerra di nuocere ancora.

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mercoledì 22 maggio 2024

Caso Guerra: animali morti per asfissia, annegati nel loro sangue, non per eutanasia.

Assenza di totale di cartelle cliniche e di esami diagnostici, procedure inappropriate, lontane dalle linee guida suggerite dagli organismi preposti nonché dalle prescrizioni presenti sul bugiardino del farmaco eutanasico, quindi gli animali non venivano sottoposti ad eutanasia, ma ad uccisioni per asfissia e annegavano nel proprio sangue.

Questo quello che è emerso dalla testimonianza della dr.ssa Francesca Visalli Saliti, medico veterinario ed esperta in anestesia, ascoltata ieri durante l'udienza del procedimento penale a carico del veterinario Mauro Guerra presso il Tribunale di Ravenna.

Una testimonianza importante per fare chiarezza sulle numerose morti di animali avvenute per mano di Guerra.

Tutte le soppressioni sono state effettuate in assenza di visite ed esami preventivi, tanto che nessuna cartella clinica è stata rinvenuta nell'ambulatorio all'atto della perquisizione, e non c'è quindi la prova che siano state effettuate nel rispetto di quanto prevede l'art. 30 del Codice deontologico e dalla legge in materia di eutanasia - art. 2 della Legge n. 281/9 - norma che consente l'eutanasia a opera di medici veterinari soltanto se gli animali sono gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosità”.

Non solo quindi è stata ravvisata l'assenza di necessità, ma anche la crudeltà in quanto l'uccisione degli animali mediante Tanax non era preceduta dalla somministrazione di anestetici, ma di soli sedativi ipnotici in pre-medicazione o, peggio, del solo farmaco eutanasico. La dott.ssa Visalli ha esaminato tutti i farmaci reperiti con il sequestro e nessuno di quelli trovati, come ad esempio la Ketamina, risultano idonei da soli a garantire un effettivo piano antalgico agli animali, che quindi hanno provato grande sofferenza arrivando a morte per arresto respiratorio e conseguente asfissia.

Fatto incredibilmente negato da Guerra che, quando interrogato dalla PM Marilù Gattelli, ha dichiarato, contro ogni evidenza scientifica e in disaccordo con quanto riportato dai bugiardini dei medicinali stessi, che i sedativi da lui usati fornissero effetto di analgesia diretta.

Ogni udienza di questo procedimento penale evidenzia nuovi aspetti di una condotta molto distante da quella che dovrebbe caratterizzare un medico veterinario, la figura alla quale le famiglie affidano con fiducia la salute dei proprio animali

Le cure a basso costo non possono essere in alcun modo una giustificazione a quanto accaduto: il codice deontologico della professione veterinarie determina che il medico debba curare gli animali in scienza, coscienza e professionalità e, nel caso di Guerra, nessuno di questi capisaldi è stato minimamente considerato


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mercoledì 07 febbraio 2024

Caso Guerra: eutanasie seriali senza anestetici e volontà di massimizzare il guadagno

Nessuna cartella clinica a documentare esami e diagnosi fatte ai pazienti, nessun farmaco anestetico né nell’ambulatorio né risultante dagli esami autoptici effettuati sui corpi degli animali ritrovati nel congelatore, animali che non risultavano affetti da alcuna patologia irreversibile, eutanasie seriali proposte e praticate senza alcun esame o accertamento preventivo.

Le escussioni dei testimoni, tra cui il dott. Enrico Moriconi, già Garante per i Diritti degli Animali della Regione Piemonte, durante l’udienza che si è tenuta ieri presso il Tribunale di Ravenna nell’ambito del procedimento penale a carico del veterinario Mauro Guerra hanno ulteriormente confermato che alla condotta del veterinario non si può ascrivere solo la negligenza, ma nella serialità dei suoi comportamenti orientati sempre a massimizzare il ritorno economico è evidente il dolo.

Non solo il cane Balto, che dopo una vita di maltrattamenti e sofferenza per la quale i suoi proprietari, tra cui la direttrice del carcere di Ravenna, sono incredibilmente stati assolti in primo grado, ma anche molti altri sono stati uccisi con somministrazione di Tanax con incredibile superficialità. La stessa sorte sarebbe potuta toccare ad Iron, un cane portato da Guerra nell’agosto del 2019 per occlusione intestinale. Il veterinario, sui cui pende un provvedimento di radiazione dall’Ordine, dopo averlo lasciato agonizzare per ore nonostante la gravità delle sue condizioni, ha cercato di rimuovere l’occlusione con una pinza rettale senza anestesia, e a seguito della grave emorragia che gli ha causato, ne ha proposto la soppressione. Il proprietario di Iron, ascoltato ieri in aula, si è rifiutato e ha portato il cane presso una clinica veterinaria dove gli è stata salvata la vita. 

Chi per anni gestisce la pratica veterinaria come ha fatto Mauro Guerra, attraendo clientela con prezzi bassi e pagamenti non registrati – ricordiamo che è indagato anche per reati fiscali – non investendo in collaboratori e attrezzature, non agendo a nessun livello secondo il codice deontologico che regolamenta la professione, non lo fa per superficialità, ma per una precisa e lucida volontà di agire per lucrare sulla sofferenza e sulla vita degli animali. Deve quindi essere fermato e gli deve essere impedito di nuocere ancora.

La condotta di Guerra, volta al mero guadagno e non alla volontà di rispondere al dovere medico sanitario di salvare vite, è dimostrata anche dal rinvenimento presso le sue abitazioni della somma di oltre 600.000 €, importo occultato e suddiviso in mazzette vario taglio in plastica: ciò gli è valso la contestazione di evasione fiscale. Non proprio un dettaglio, che ne sottolinea la negligenza.


 


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martedì 16 gennaio 2024

Caso Guerra: assolta la proprietaria del cane sottoposto senza motivo a eutanasia

Ucciso nel piazzale di fronte all’ambulatorio del veterinario Mauro Guerra – sul quale pende un provvedimento di radiazione dell’Ordine dei medici veterinari di Ravenna ... LEGGI I DETTAGLI

Ucciso nel piazzale di fronte all’ambulatorio del veterinario Mauro Guerra – sul quale pende un provvedimento di radiazione dell’Ordine dei medici veterinari di Ravenna – che invece avrebbe dovuto curarlo.

Questa la fine dell’anziano cane Balto, dalla cui morte nell’agosto del 2020 scaturì l’indagine della Polizia Locale, Carabinieri Forestali e Guardia di Finanza e che ha portato Guerra ad essere imputato anche per detenzione illegale di farmaci, falsificazione di libretti sanitari, frode in commercio e reati tributari.  

Un agente della Polizia Locale, sentendo i guaiti di Balto che era stato lasciato sotto il sole e aveva difficoltà a deambulare, lo aveva soccorso portandolo da Guerra.

Il veterinario, sentiti telefonicamente i proprietari, aveva praticato l’eutanasia senza aver sottoposto il cane ad alcun accertamento. 

I proprietari del cane, la direttrice del carcere di Ravenna Carmela de Lorenzo e suo marito, erano stati quindi iscritti nel registro degli indagati per maltrattamento e uccisione di animalema durante l’udienza tenutasi ieri presso il Tribunale di Ravenna sono incredibilmente stati assolti da entrambe le accuse. 

Nell’attesa di leggere le motivazioni della sentenza e di ricorrere in appello, non possiamo non contestare una sentenza che non tiene conto della responsabilità, non solo morale ma anche legale, di chi decide di vivere con un cane a salvaguardarne benessere e salute psicofisica.

Una sentenza pericolosa che legittima comportamenti scorretti e violenti nei confronti degli animali che arriva proprio in giorni in cui tutta l’Italia si indigna per gesti di maltrattamento che stanno purtroppo affollando la cronaca. 

Anche la politica sta iniziando a considerare con l’esame e l’approvazione da parte della Commissione Giustizia di una proposta di leggere per pene più severe, certe ed efficaci nei casi di reati contro gli animali.

I gravi maltrattamenti che hanno causato la sofferenza e la morte di animali - anche recentemente - evidenziano la necessità di un intervento deciso.

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mercoledì 20 dicembre 2023

Eutanasie non necessarie, farmaci scaduti e condizioni igienico sanitarie inesistenti

Nel corso dell’udienza di escussione testi tenutasi al Tribunale di Ravenna sono emersi altri elementi nell’ambito del procedimento penale a carico del veterinario Mauro Guerra.  Il brig... LEGGI I DETTAGLI

Nel corso dell’udienza di escussione testi tenutasi al Tribunale di Ravenna sono emersi altri elementi nell’ambito del procedimento penale a carico del veterinario Mauro Guerra. 

Il brigadiere capo Rossano Tozzi, tra gli investigatori dei carabinieri del Reparto operativo SOARDA, che hanno condotto le indagini avviate nel 2020, ha riferito sulle condizioni igienico sanitarie inesistenti dell’ambulatorio in cui operava Guerra, delle carcasse di gatti presenti nel vano doccia, dei farmaci scaduti, di un registro carico e scarico dei farmaci non regolare tanto che risultava impossibile risalire al numero di eutanasie praticate e soprattutto alla corretta somministrazione del farmaco anestetico necessario per non causare sofferenza all’animale.

Inoltre, di particolare rilevanza, la totale assenza di documentazione sanitaria degli animali che transitavano dall’ambulatorio, che venivano quindi sottoposti ad eutanasia senza conoscenza del quadro clinico generale.

Proprio come accaduto a Balto, il cane dalla cui morte è partita l’indagine che ha portato Guerra a processo.

Un agente di Polizia Penitenziaria, chiamato a deporre, ha infatti testimoniato che, su richiesta dei proprietari, ha portato Balto, un cane anziano e accaldato per l’alta temperatura, ma vigile e in grado di deambulare autonomamente, da Guerra che, dopo una telefonata con la proprietaria, lo ha soppresso sul piazzale di fronte all’ambulatorio senza sottoporlo a visite o ad esami.

È importante tenere alta l’attenzione su questo caso, i cui contorni sono sempre più delineati, affinché chi deve curare il proprio animale non si lasci attrarre da costi bassi sacrificando etica, competenza e integrità del professionista a cui si rivolge.

La drammaticità di questa vicenda ricorda, ancora una volta, quanto sia cruciale la battaglia che portiamo avanti per rendere accessibili le cure veterinarie, che troppo spesso hanno costi proibitivi, e garantire il diritto alla cura anche per gli animali familiari.


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martedì 31 ottobre 2023

LAV ammessa come parte civile al procedimento penale

Oggi eravamo presenti in aula al Tribunale di Ravenna per la decisione circa l'ammissione di LAV come parte civile nell'ambito del procedimento penale a carico del veterinario Mauro Guerra, accusato d... LEGGI I DETTAGLI

Oggi eravamo presenti in aula al Tribunale di Ravenna per la decisione circa l'ammissione di LAV come parte civile nell'ambito del procedimento penale a carico del veterinario Mauro Guerra, accusato di vari reati tra cui maltrattamento e uccisione di animale.

Nel corso dell'ultima udienza erano state avanzate richieste di esclusione di LAV come parte civile, il giudice le ha rigettate e ha accolto le motivazioni raccolte nella memoria e ammettendo le prove testimoniali da noi richieste.

L'inizio del procedimento penale è stato rinviato al prossimo 28 novembre.


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venerdì 11 agosto 2023

Maltrattamento e uccisione di animali: veterinario Guerra finalmente radiato dall’ordine dei veterinari

Lo avevamo chiesto a gran voce e siamo felici di apprendere che, da quanto pubblicato su Ravenna Today, l’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Ravenna abbia preso posizione decidendo di r... LEGGI I DETTAGLI

Lo avevamo chiesto a gran voce e siamo felici di apprendere che, da quanto pubblicato su Ravenna Today, l’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Ravenna abbia preso posizione decidendo di radiare Mauro Guerra, il veterinario accusato di maltrattamento e uccisione di animali, detenzione illegale di farmaci, falsificazione di libretti sanitari, frode in commercio e reati tributari.

Il 30 marzo scorso, in occasione dell’avvio del procedimento penale a carico suo e di altri 7 indagati, LAV si è costituita parte civile e ha sollecitato l’Ordine dei Medici Veterinari a dare un segnale forte, anche a difesa dei professionisti che ogni giorno accudiscono i loro pazienti secondo scienza e coscienza rispettando il codice deontologico che regolamenta la professione.

Ora, a poca distanza dall’udienza del 19 settembre in cui verrà giudicato con il rito immediato, l’Ordine ha finalmente concluso un’istruttoria interna e deciso per la radiazione, unendosi all’indignazione pubblica per i gravi fatti di cui è Guerra accusato. Ci auguriamo quindi che anche il Tribunale emetta una sentenza di condanna esemplare che faccia giustizia per tutti gli animali che hanno sofferto e perso la vita per mano dell’ex veterinario.


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martedì 04 luglio 2023

Caso Guerra: la direttrice del carcere di Ravenna accusata di uccisione di animale

Nel corso della terza udienza del procedimento penale a carico di 8 imputati, tra cui il veterinario Mauro Guerra, accusati di vari reati tra cui maltrattamento e uccisione di animale, la PM dott.ssa... LEGGI I DETTAGLI

Nel corso della terza udienza del procedimento penale a carico di 8 imputati, tra cui il veterinario Mauro Guerra, accusati di vari reati tra cui maltrattamento e uccisione di animale, la PM dott.ssa Gattelli ha modificato il capo di imputazione della direttrice del carcere di Ravenna, Carmela De Lorenzo, e di suo marito, accusati ora di aver ucciso il loro cane Balto, ex art. 544 bis, dalla cui morte scaturì l’indagine della Polizia Locale, Carabinieri Forestali e Guardia di Finanza.

Anche in questa occasione siamo stati presenti in aula con il nostro legale e siamo soddisfatti che non venga contestato solo il reato di maltrattamento, ma quello di uccisione, punito i fino a due anni di reclusione, in quanto Balto sarebbe stato soppresso dal veterinario Mauro Guerra che, in accordo con i proprietari, avrebbe proceduto con l’eutanasia invece che prestargli soccorso gestendo i sintomi da colpo di calore che accusava. Alessandra  Ferrari ,  responsabile Area Animali Familiari

Il processo è stato rinviato al 2 novembre, mentre per la posizione del veterinario Mauro Guerra, che verrà giudicato con rito immediato, l’appuntamento in aula è per il 14 settembre.


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venerdì 14 aprile 2023

Ravenna: esito della seconda udienza preliminare

Si è tenuta oggi presso il Tribunale di Ravenna la seconda udienza preliminare del procedimento penale a carico del veterinario Mauro Guerra e altri imputati accusati di maltrattamento di animali. A... LEGGI I DETTAGLI

Si è tenuta oggi presso il Tribunale di Ravenna la seconda udienza preliminare del procedimento penale a carico del veterinario Mauro Guerra e altri imputati accusati di maltrattamento di animali.

Accogliamo positivamente la decisione di rinviare a giudizio l’uomo accusato di aver tagliato la coda al proprio cane, mentre incredibilmente il giudice ha emesso sentenza di non luogo a procedere per il detentore del cane Balto, il cane maltrattato e poi ucciso per mano di Guerra. Alessandra Ferrari  -  Responsabile Area Animali Familiari 






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giovedì 30 marzo 2023

Maltrattamento e uccisione di animali a Ravenna: iniziato il processo contro 8 imputati

Noi di LAV siamo stati presenti all’udienza. Maltrattamento e uccisione di animali, detenzione illegale di farmaci, falsificazione di libretti sanitari, frode in commercio e reati tributari. Qu... LEGGI I DETTAGLI

Noi di LAV siamo stati presenti all’udienza. 

Maltrattamento e uccisione di animali, detenzione illegale di farmaci, falsificazione di libretti sanitari, frode in commercio e reati tributari. Queste le accuse nei confronti di Mauro Guerra, medico veterinario il cui procedimento penale è iniziato oggi presso il Tribunale di Ravenna.

Con lui, accusati a vario titolo, altri 7 imputati, tra cui due proprietari di un cane e una persona a cui veniva lasciato in custodia. I fatti, risalenti al 2021, riguardano un elevato numero di animali, maltrattati e uccisi senza motivo e con metodi cruenti. LAV è stata presente in aula con Alessandra Ferrari, responsabile Area Animali Familiari, per dare un segnale forte contro una condotta moralmente inaccettabile.

I medici veterinari interpellati come consulenti hanno infatti confermato che l’operato di Guerra riguardo alle eutanasie praticate, non solo è inappropriato e lontano dalle linee guida degli organismi preposti, ma ha causato dolore e sofferenze inaudite ai pazienti. Ecco perché chiediamo all’Ordine dei medici veterinari l’immediata radiazione di Guerra. Alessandra Ferrari, Responsabile LAV Area Animali Familiari

Mauro Guerra ha rinunciato all'udienza preliminare scegliendo il rito immediato e quindi LAV si costituirà come parte civile nel processo pubblico che partirà nei suoi confronti. La costituzione di LAV come parte civile è stata accolta nei confronti degli imputati accusati di aver maltrattato e portato alla morte, per mano di Guerra, il cane Balto, da cui sono partite le indagini sul veterinario.

Il veterinario è la figura di fiducia a cui le famiglie affidano cani e gatti affinché vengano curati. In questo caso, chi dovrebbe alleviare le loro sofferenze e assisterli agendo secondo scienza e coscienza si è trasformato in un carnefice, arrivando a sottoporre animali a interventi chirurgici senza un adeguato protocollo anestesiologico e a togliere la vita dolorosamente ad animali curabili. Chi commette simili atrocità non dovrebbe più essere un pericolo per cani e gatti. L’Ordine dei Medici Veterinari dia un segnale forte a chi ogni giorno affida la vita dei propri animali alle cure dei veterinari: radiazione immediata di Guerra. Alessandra Ferrari, Responsabile LAV Area Animali Familiari

L’ambulatorio nel quale opera Guerra era stato posto sotto sequestro probatorio dalla Polizia Locale e militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Ravenna e della Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in danno degli Animali (SOARDA) a maggio 2021 e poi dissequestrato. Negli ultimi due anni, quindi l’imputato ha esercitato la professione veterinaria nonostante fosse indagato proprio per reati a danno degli animali.


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