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Elefantessa Bambi: LAV ammessa parte civile nel processo per maltrattamento

Chiediamo al Ministro Giuli di mettere fine allo sfruttamento degli animali nei circhi nel nostro Paese.

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Ultimo aggiornamento

martedì 11 febbraio 2025

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La prima udienza dibattimentale sarà il 14 aprile

Il Tribunale di Mantova ha accolto la costituzione di parte civile di noi di LAV nel procedimento penale a carico del proprietario e gestore dell’elefantessa Bambi, detenuta all’interno del circo Busnelli Niuman, accusato di maltrattamento, violazione delle “Linee Guida Cites” e violazione dei sigilli.

La vicenda aveva avuto inizio a marzo 2023, quando i Carabinieri Forestali locali, dopo un’ispezione della struttura ed accertata la detenzione incompatibile con la natura dell’animale e la violazione della normativa vigente, avevano subito posto l’elefantessa sotto sequestro, lasciandola però in custodia al circo stesso.

Come da capi di imputazione, Bambi, vittima di maltrattamento, era detenuta in uno spazio inadeguato per le sue dimensioni, senza una pavimentazione adatta né arricchimenti ambientali che potessero sopperire alla noia e alla solitudine, determinando la manifestazione di gravi comportamenti stereotipati, come movimenti ripetitivi e totale assenza di risposta a stimoli esterni.

Il Tribunale di Mantova ha anche disposto la prosecuzione del giudizio, fissando la prima udienza dibattimentale per il prossimo 14 aprile.

Si tratta di un passo fondamentale per portare nelle aule di tribunale la giustizia per questo animale e per tutti quelli ancora rinchiusi sotto i tendoni a strisce che costantemente devono sopportare condizioni di vita inadeguate, lunghi viaggi, addestramenti, ovvero quanto di più lontano rispetto al benessere e alla loro natura. 

Chiediamo quindi giustizia per Bambi e chiediamo al Ministro della Cultura Giuli di portare a Palazzo Chigi, senza ulteriori rinvii o ritardi, lo schema di Decreto legislativo di attuazione della Legge delega sullo spettacolo che prevede lo stop all’utilizzo degli animali nei circhi e spettacoli viaggianti come già deciso da tanti altri Paesi, con il dovuto aiuto al settore per la riconversione e senza alcuna perdita di posti di lavoro.

Ringraziamo l’avv. Massimiliano Canè per l’assistenza legale.

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venerdì 24 gennaio 2025

Elefantessa Bambi: al via il processo per maltrattamento

Si è aperto oggi al Tribunale di Mantova il processo a carico del proprietario e gestore dell’elefantessa Bambi, detenuta all’interno del circo Busnelli Niuman, accusato di maltrattamento, violazione delle Linee Guida Cites e violazione dei sigilli.

Noi di LAV, presenti in aula grazie al supporto dell’avvocato Massimiliano Canè, abbiamo depositato l’atto di costituzione di parte civile nel processo, ma sarà solo alla prossima udienza, l’11 febbraio, che il Tribunale scioglierà la riserva.

La vicenda aveva avuto inizio a marzo 2023, quando i Carabinieri forestali locali, dopo un’ispezione della struttura e confermata la detenzione incompatibile con la natura dell’animale e la violazione della normativa vigente, avevano subito posto l’elefantessa sotto sequestro, lasciandola però in custodia al circo stesso.

Questo aveva fatto sì che Bambi continuasse ad essere fatta esibire negli spettacoli, aggiungendo all’accusa di maltrattamento quella di deterioramento dell’animale posto sotto sequestro e violazione dei sigilli.

Questo caso rappresenta l'ennesima triste testimonianza di come la mercificazione degli animali e il loro sfruttamento negli spettacoli abbia effetti gravissimi sulla loro vita.

Come da capi di imputazione, Bambi, vittima di maltrattamento, era detenuta in uno spazio inadeguato per le sue dimensioni, senza una pavimentazione adatta né arricchimenti ambientali che potessero sopperire alla noia e alla solitudine, determinando la manifestazione di gravi comportamenti stereotipati, come movimenti ripetitivi e totale assenza di risposta a stimoli esterni.

Oggi, l’elefantessa diventa il simbolo della sofferenza che più di 2000 animali sono ancora costretti a subire a causa dello sfruttamento a scopo di intrattenimento.

E’ anacronistico, inaccettabile e umiliante che animali, che dovrebbero essere liberi di esprimere i loro comportamenti naturali, siano ancora costretti a esibirsi in performance imposte dai loro addestratori. La sofferenza degli animali detenuti nei circhi va ben oltre quello che si può osservare sulla pista: dietro il brillante fascino di lustrini e luci, si celano esseri senzienti in sofferenza, costretti a una vita reclusa in gabbia, scandita da addestramenti a compiere movimenti ed azioni estranei alla loro natura, accompagnata dallo stress dei lunghi viaggi delle tournée, e peggiorata dalla solitudine e dalla noia. Giulia Giambalvo, Area Animali Esotici LAV

Già nel 2023, il sondaggio Doxa commissionato da LAV, aveva fatto emergere che il 76 % degli italiani è contrario all’impiego degli animali nei circhi. E ancora nel 2024, aderendo alla petizione lanciata da LAV, ben 140.000 cittadini hanno firmato per ribadire di non voler essere più spettatori di questa sofferenza. 

Chiediamo quindi giustizia per Bambi e chiediamo al Ministro della Cultura Giuli di portare a Palazzo Chigi, senza ulteriori rinvii o ritardi, lo schema di decreto legislativo di attuazione della Legge delega sullo spettacolo che prevede lo stop all’utilizzo degli animali nei circhi e spettacoli viaggianti come già deciso da tanti altri Paesi, con il dovuto aiuto al settore per la riconversione e senza alcuna perdita di posti di lavoro. Giulia Giambalvo, Area Animali Esotici LAV

Photo Credit: milano.corriere.it


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