Si apre domani presso il Tribunale di Bolzano il processo per la detenzione illegale di Chiku, un gattopardo detenuto da un privato a S. Pancrazio, nel meranese.
L’animale era stato sequestrato dal Servizio Forestale locale lo scorso febbraio, e temporaneamente ospitato in un canile per assenza di un centro di recupero per animali selvatici ed esotici nella Provincia di Bolzano. In seguito, su ordine della Procura di Bolzano, era stato condotto in un centro di recupero specializzato in Toscana e affidato alle cure del personale specializzato che ne può garantire il benessere e il rispetto della sua natura selvatica.
Nel corso dell’udienza la LAV si costituirà parte civile.
“Nonostante il gattopardo (o serval) non abbia la taglia di un leone o di una tigre, è un animale selvatico pericoloso la cui detenzione domestica è vietata dalla legge – commenta la LAV – Rispettare la sua natura significa riconoscere che i suoi bisogni etologici non possono coincidere con la vita in un ambiente lontano dal proprio habitat”.
“Sarà probabilmente molto difficile che l’animale possa essere reintrodotto in un ambiente naturale – prosegue la LAV – tuttavia è possibile assicuragli delle condizioni di vita che rispettino la sua natura selvatica”.
La legge italiana è finalizzata a proteggere gli animali appartenenti a specie originarie dell’Africa, vietandone la detenzione in ambienti domestici, e contrastando la loro commercializzazione e riproduzione in cattività, come riporta chiaramente anche un articolo del National Geographic Italia.
Ringraziamo la Procura di Bolzano per la decisione di inviare Chiku in un centro di recupero specializzato in animali esotici e riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, e rinnova la sua disponibilità a ricercare in futuro possibili soluzioni per includere questo animale in progetti internazionali di reintroduzione in stato di semi libertà.
Barbara Paladini