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Imperia: assolti gli imputati accusati di associazione per delinquere finalizzata all’organizzazione combattimenti tra cani

Giustizia negata agli animali a causa della prescrizione.

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Ultimo aggiornamento

martedì 25 febbraio 2025

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Si è trattata di una delle inchieste sui combattimenti fra animali più importanti svolte nel nostro Paese

Dopo un lunghissimo procedimento, durato quasi 10 anni, sono state assolte oggi al Tribunale di Imperia le 5 persone che erano state accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’organizzazione di combattimenti tra cani e ricettazione: questi gli unici reati sfuggiti alla mannaia della prescrizione che ha ridimensionato un’articolata inchiesta condotta magistralmente dalla Squadra Mobile di Imperia nel 2015.

Un giro di scommesse clandestine e compravendita o scambio di cani.  Al centro, un allevamento di cani destinati, secondo l’accusa iniziale, ai combattimenti. Da qui era partita l’indagine del Commissariato di Ventimiglia e della Squadra Mobile di Imperia, che ha interessato le province di Imperia, Milano e Torino, oltre che la Serbia.

Si è trattata di una delle inchieste sui combattimenti fra animali più importanti e complesse svolte nel nostro Paese, sviluppata sia sul territorio nazionale che all’estero, ma vanificata di fatto dai lunghi tempi della giustizia.

Erano in tutto 18 le persone denunciate inizialmente a vario titolo dalla Polizia, ma solo 11 erano state rinviate a giudizio a causa della prescrizione di alcuni reati, sopraggiunta in attesa dell’udienza preliminare, tenutasi dopo ben 8 anni dalla denuncia, il 31 marzo 2023. Altre persone sono state prosciolte nel corso del dibattimento per sopraggiunta prescrizione.

Oggi il Tribunale di Imperia ha assolto per prescrizione gli imputati dall’accusa di associazione per delinquere, ritenendo l’insussistenza dell’aggravante della transnazionalità del reato; mentre per ricettazione ha ritenuto che il fatto non sussista.

Un giorno amaro per i diritti degli animali e per la giustizia in generale, visto che la maggioranza delle accuse non sono state analizzate per la prescrizione. È assurdo che un processo, che ha visto impegnati validi investigatori, con dispendio di energie e risorse pubbliche, finisca con la prescrizione per il tempo inaudito trascorso dalla denuncia al dibattimento. Non parliamo di giustizia: laddove vi è prescrizione non vi è giustizia. Ciro Troiano, Responsabile LAV Osservatorio Zoomafia

La LAV ringrazia l’avvocata Piera Poillucci per preziosa assistenza legale.

Ripercorri la storyline

giovedì 30 marzo 2023

Imperia 18 persone accusate tra scommesse clandestine e combattimenti tra cani

Associazione a delinquere, maltrattamento di animali, organizzazione di combattimenti tra cani. Questo il fulcro dell’articolata inchiesta condotta magistralmente dalla Squadra Mobile di Imperia nel 2015 di cui oggi si è tenuta, al Tribunale di Imperia, l’udienza preliminare a carico di 18 persone accusate a vario titolo. Il Tribunale ne ha rinviate a giudizio 11

LAV, parte civile con l’avv. Piera Poillucci, è stata rappresentata in udienza da Ciro Troiano, criminologo e responsabile Osservatorio Nazionale Zoomafia. E questa volta non è il sud ad essere scenario di uno dei crimini più violenti nei confronti dei cani, quello dei combattimenti clandestini. 

Si tratta di una delle inchieste sui combattimenti più importanti e complesse fatte nel nostro Paese, sviluppata sia sul territorio nazionale che all’estero, che avrebbe svelato, secondo l’accusa, una rete di individui dedita all’organizzazione di lotte tra animali e alla gestione delle altre attività illegali connesse. Ciro Troiano, Responsabile Osservatorio Zoomafia LAV

I  reati  sarebbero stati commessi tra le province di Imperia, Milano e Torino, oltre che in Serbia.

Al di là di quello che sarà l’esito giudiziario, e fermo restando la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, c’è da sottolineare l’alta professionalità e le profonde conoscenze tecniche degli investigatori che hanno seguito l’articolata inchiesta, con i quali abbiamo avuto modo di confrontarci. Anche se sono preoccupanti lo scenario e i particolari emersi, purtroppo si tratta di condotte comuni in contesti di questo tipo. Ciro Troiano, Responsabile Osservatorio Zoomafia LAV

È una illegalità, quella dei combattimenti, come confermato da altre inchieste, pericolosa e con un forte potenziale criminale, che non deve essere sottovalutata.

Come LAV ribadisce da tempo, occorre rafforzare la normativa sulla tutela penale degli animali, in particolare per i reati zoomafiosi.



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