I tre sono imputati per traffico illecito e maltrattamento di uccelli da richiamo sottratti dai nidi.
Nel 2017 erano caduti dentro la rete dell’operazione “Erode Birds” organizzata dai Carabinieri Forestali di Bassano, Carpanè ed Enego (VI).
Un cacciatore accusato di avere sottratto dai nidi ben 23 piccoli uccelli non ancora in grado di volare e due veterinari ritenuti responsabili di avere praticato il sessaggio, ovvero un’incisione profonda sul corpo degli uccelli con successiva esposizione delle gonadi per determinarne il sesso. I maschi, quelli più dotati di capacità canore, erano infatti destinati a un fiorente mercato illegale di uccelli da richiamo utilizzati dai cacciatori per attrarre altri uccelli ai quali sparare. Mentre probabilmente le femmine venivano uccise perché inutili.
Oggi, presso il Tribunale di Vicenza, si è tenuta l’udienza del procedimento che vede i tre imputati per maltrattamento di animali, proprio in relazione alle operazioni di sessaggio che in alcuni casi hanno comportato anche la menomazione degli uccelli e la conseguente inabilità al volo.
Nel procedimento noi di LAV ci siamo costituiti parte civile, assistiti dall’avvocato Laura Piva, al fine di sostenere le ragioni dell’accusa e chiedere che coloro che saranno riconosciuti colpevoli siano adeguatamente puniti in relazione al gravissimo maltrattamento inferto agli animali.
Da quando non è più possibile catturare gli uccelli con le reti, perché vietato dalla normativa europea, è fiorito un mercato illegale di uccelli da richiamo che comporta la sottrazione dei piccoli dai nidi che vengono poi rinchiusi per tutta la vita in una gabbia più piccola di un foglio A4, destinati ad attrarre i loro consimili verso i fucili dei cacciatori.
La caccia di per sé è un abominio e dovrebbe essere abolita, ma comprende anche attività correlate intrise di violenza e illegalità come nel caso dove oggi ci siamo costituiti parte civile che presenta risvolti ancora più preoccupanti perché vede imputati due veterinari, figure che dovrebbero garantire il benessere e la tutela degli animali, per questo, nel caso in cui le accuse dovessero essere confermate, chiederemo la loro radiazione dall’ordine provinciale.