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Ricerca e Innovazione: dare priorità ai progetti basati sui metodi alternativi

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Ultimo aggiornamento

domenica 22 novembre 2015

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Il Ministero dell'Istruzione, l'Università e la Ricerca ha stanziato 92 milioni di euro per la ricerca di base, tramite il nuovo bando “Prin”, Progetti di Rilevante Interesse Nazionale.

Quello promosso dal Miur è un investimento importante, e siamo lieti che questo Ministero abbia voluto fornire uno stimolo concreto, incentivando la ricerca e le figure professionali coinvolte in questo settore. Purtroppo, però, all’interno del bando non sono chiaramente specificati requisiti che diano priorità ai progetti basati sui modelli non animali, principio totalmente in linea, non solo con il programma Horizon 2020, ma anche con la Direttiva europea 62 del 2010 e con il Decreto legislativo 26 del 2014, che regolamentano l’uso degli animali per scopi scientifici.

Abbiamo pertanto invitato i Ministri coinvolti, Giannini e Lorenzin, ad inserire chiaramente come criterio di preferenza, nella fase di selezione dei progetti vincitori, gli studi basati sui metodi alternativi, perché solo in questo modo l’Italia sarà in grado di essere veramente innovativa e di produrre dati o protocolli sperimentali che ci rendano realmente competitivi sul piano internazionale. Il modello animale, infatti, fallisce in oltre il 95% dei casi e ancora la ricerca a un approccio sperimentale, vecchio di oltre un secolo.

Solo una severa e rigorosa scienza che abbia come modello l’uomo e non un topo,  visibilmente diverso dalla nostra specie, potrà rispondere alle finalità del progetto: adeguatezza metodologica, impatto e innovazione.

Michela Kuan            
Responsabile LAV Settore Vivisezione

COMUNICATO STAMPA