Evitare nuove pericolose pandemie. L’Italia è davanti a un cambiamento epocale per la salute di tutti e il rispetto degli animali. Lo prevede il processo legislativo partito dal Regolamento Europeo 2016/429 relativo alle malattie animali trasmissibili («normativa in materia di sanità animale»). Tutti i Paesi Membri dell’Unione Europea avrebbero dovuto adottarlo entro 5 anni (aprile 2021, come di fatto è oggi vigente).
LAV nel 2020 ha pubblicato un Manifesto che si chiama “Non Torniamo Come Prima”, ovvero una serie di punti che indicano come evitare future pandemie provocate da zoonosi, una rivoluzione relativa al nostro modo di rapportarci con gli animali.
Il terzo punto del Manifesto LAV, indica proprio la necessità di un divieto di commercio per specie selvatiche ed esotiche.
Abbiamo quindi proposto a varie forze politiche l’introduzione di un emendamento all’interno del Disegno di Legge Delega Europea, che è stato presentato dalla Senatrice Loredana De Petris, Capogruppo in senato del Gruppo Misto LeU. L’emendamento della senatrice è proprio l’ormai famosa Lettera q) dell’articolo 14, che prevede un divieto specifico di importazione, detenzione e riproduzione di animali selvatici ed esotici.
Questa riforma è Legge della Repubblica Italiana (pubblicata in Gazzetta Ufficiale come Legge n. 53 del 22 aprile 2021) ed entro l’8 maggio 2022, il nostro Parlamento, guidato dal Ministero della Salute, dovrà produrre il Decreto Legislativo attuativo, che articola e definisce le disposizioni contenute in esso.
Ma il dato allarmante è che non è possibile affermare con certezza il numero di animali esotici presenti: è impossibile definire quanti sono nati in cattività e quanti sono stati prelevati in natura...
Andrea Casini
Responsabile Area Animali esotici
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