La combinazione di packaging flessibili e bioplastiche compostabili è una soluzione concreta per un futuro sostenibile.
Il packaging flessibile, ovvero quell’imballaggio che prevede l’utilizzo combinato di film sottili e differenti materiali malleabili, è diventato sinonimo di sostenibilità grazie alla leggerezza delle componenti utilizzate. Esse, infatti, richiedono spesso minori risorse e meno energia durante la produzione, riducendo significativamente le emissioni di CO2. Questo impatto positivo si estende anche alla fase di trasporto, dove il minor peso si traduce in minor volume e minor consumo di carburante, contribuendo a una riduzione complessiva dell'impatto ambientale. Inoltre, a differenza delle soluzioni rigide, il packaging flessibile si conforma alle dimensioni dei prodotti, riducendo gli sprechi e ottimizzando l'uso delle risorse. Questa versatilità non solo migliora l'eco-design, ma genera anche risparmi significativi in termini di tempo e costi di produzione.
Quando poi il materiale utilizzato è l’innovativa e flessibile bioplastica biodegradabile e compostabile Mater-Bi di Novamont, i vantaggi sono amplificati. Il packaging flessibile compostabile, infatti, offre una soluzione concreta allo smaltimento degli imballaggi, rappresentando una scelta consapevole e proattiva sia da parte dei produttori sia da parte del consumatore finale.
L’utilizzo di un packaging flessibile compostabile a monte concede infatti non solo di limitare la quantità di rifiuti non smaltibili: l’aggiunta di imballaggi in bioplastica come Mater-Bi migliora addirittura la qualità del compost prodotto negli impianti industriali.