Home | Notizie | Prato: animali ancora una volta lasciati a morire nel fango

Prato: animali ancora una volta lasciati a morire nel fango

Poco più di un anno fa siamo intervenuti per salvare in extremis 4 cani, 3 pecore e un pony ed ora ecco che la storia si ripete.

Leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

venerdì 14 marzo 2025

Topic


Condividi

Servono interventi immediati per garantire la salvezza degli animali

A distanza di un anno dalla tragica alluvione del 3 novembre 2023, che ha portato alla morte di oltre 30 animali tra cui pecore, capre e agnelli, e dopo che la nostra Associazione aveva soccorso in extremis 4 cani, 3 pecore e un pony, salvandoli dall'annegamento, ecco che la storia si ripete.

La scorsa notte, abbiamo ricevuto nuove segnalazioni da parte di cittadini che denunciano la presenza di 6 pecore e 2 agnelli nello stesso terreno di via di Bogaia, zona nuovamente inondabile e a rischio esondazione a causa delle intense piogge, come testimonia l'allerta arancione emessa dal Comune di Prato.

Nonostante la denuncia formale che abbiamo presentato in seguito alla precedente alluvione e il sequestro amministrativo degli animali superstiti, le istituzioni non hanno adottato le misure da noi richieste, che avrebbero impedito il ripetersi di questa situazione. Gli animali si trovano ancora una volta esposti a pericolo in un'area che è stata già teatro di una tragedia; perciò, chiediamo nuovamente al Comune di Prato di fornire risposte adeguate a salvarli.

Le autorità non possono non sapere che il terreno di via di Bogaia è situato accanto ad una cassa di espansione, un'area destinata a raccogliere le acque alluvionali e dunque totalmente inadatta alla detenzione di animali. L'area è stata già oggetto di sequestri e indagini, eppure non risultano essere stati assunti provvedimenti efficaci per impedire che altri animali venissero nuovamente collocati in quell'area a rischio.

Quello che sta accadendo a Prato è inaccettabile. A distanza di un anno dall'alluvione che ha ucciso decine di animali, ci troviamo di fronte a una nuova emergenza, con pecore e agnelli ancora una volta lasciati in un'area ad alto rischio. È evidente che le misure adottate finora dalle istituzioni non sono state sufficienti. Le autorità devono dare risposte chiare: perché non si è impedito che questa situazione si ripetesse?Cristiano Giannessi, responsabile LAV Prato.

Servono interventi immediati per garantire la salvezza degli animali.

Abbiamo chiesto   con urgenza:

1 . L'intervento immediato delle autorità competenti per il recupero degli animali ancora presenti nel terreno e il loro spostamento in luoghi sicuri.

2 . L'immediata verifica di tutte le autorizzazioni rilasciate per la detenzione di animali in quell'area e la revoca di eventuali permessi ritenuti non conformi alle norme sul benessere animale.

3 . L'adozione di misure urgenti affinché l'area non venga più utilizzata per la detenzione di animali, evitando così nuove emergenze.

Ci aspettiamo un intervento immediato da parte delle autorità competenti. Il ripetersi di questa vicenda dimostra che le misure adottate finora non sono state sufficienti. È necessario agire subito per evitare il peggio.

Abbiamo chiesto un intervento urgente per spostare gli animali ancora presenti nell'area e abbiamo chiesto un incontro con il Sindaco di Prato. Vogliamo sapere quali azioni verranno adottate per garantire che questa vergogna non si ripeta mai più. Non possiamo permettere che si metta ancora una volta a rischio la vita di esseri senzienti. Continueremo a monitorare la situazione e ad agire con tutti gli strumenti a disposizione per assicurare che la legalità e il benessere animale siano finalmente rispettati.Cristiano Giannessi, responsabile LAV Prato.

L' Unità d'Emergenza LAV si recherà a Prato nelle prossime ore e sarà a disposizione delle autorità, insieme alla sede locale, per il salvataggio degli animali in pericolo.