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Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: la Natura sia protagonista!

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Ultimo aggiornamento

martedì 26 gennaio 2021

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Insieme ad altre quattordici organizzazioni e a rappresentanti della ricerca scientifica, abbiamo scritto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Ministro dell’Ambiente e del Mare Sergio Costa, al Ministro dei rapporti con il Parlamento Europeo e ai Presidenti delle Commissioni Ambiente, Bilancio e Politiche UE di Camera e Senato per chiedere di rivedere l’attuale bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in un’ottica che ponga al centro la Natura, in termini di biodiversità ed ecosistemi, così come indicato dall’Unione Europea nel New Green Deal con il Next Generation EU.

Al contrario, nell’attuale versione del PNRR questa centralità è assente, mentre persiste quella logica “estrattiva” che ha guidato il nostro rapporto con la natura, considerata una mera “risorsa” da gestire a nostro vantaggio, e che ha portato ad un progressivo deterioramento del capitale naturale.

L’ultima bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) non considera la Natura (in termini di biodiversità ed ecosistemi): mancano la Protezione e l’uso sostenibile delle risorse acquatiche e marine, e le misure dirette di protezione e restauro della biodiversità e degli ecosistemi.

Nel piano si cita più volte la visione di Salute Unica (One Health). Ricordiamoci tuttavia che essa vede la salute della natura come precondizione alla salute umana. La salute non si cura solo con medicina e farmacologia.

E’ necessario che nel Piano siano aggiunte linee progettuali dirette e operative per la protezione e il restauro della biodiversità e degli ecosistemi. La Commissione Europea considera biodiversità ed ecosistemi come trasversali a tutte le azioni proposte. Attualmente, nel PNRR, non lo sono. Lo devono diventare.

Firmatari dell’appello, Accademia Kronos, CETRI-TIRES, CoNISMA, ENPA, Federazione Pro Natura, Fondazione Sorella Natura, Fondazione Univerde , LAV, LIPU – Birdlife Italia, Marevivo, Sea Shepherd, Tethys, WWF Italia e Zero Waste Italy.

COMUNICATO STAMPA