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Fermare piani controllo fauna selvatica: rischi diffusione coronavirus

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Ultimo aggiornamento

domenica 22 marzo 2020

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In tutta la Regione Emilia Romagna sono attualmente vigenti numerosi piani di controllo della fauna selvatica che prevedono la cattura e l'uccisione di una decina di specie diverse, con il coinvolgimento di moltissimi cacciatori e degli addetti al controllo quotidiano delle gabbie di cattura.Si tratta di attivita' che, oltre a causare la morte di migliaia di animali, rappresentano un rischio per la diffusione del Coronavirus, poiche' comportano lo spostamento delle persone su tutto il territorio, anche per mezzo di squadre di caccia composte da tre persone che viaggiano nella stessa vettura.

Trattandosi di attivita' che possono essere differibili a un altro momento e non sorrette da ragioni di urgenza, appaiono in evidente contrasto con le disposizioni impartite dal Governo, che consentono lo spostamento esclusivamente alle persone impegnate in attivita' lavorative o urgenti.

Abbiamo inviato una lettera al Presidente Bonaccini e agli assessori competenti chiedendo la sospensione immediata dei piani di controllo della fauna selvatica, perche' sono azioni che, oltre a violare il Codice Penale, possono vanificare l'impegno e i sacrifici di tutti i cittadini, costretti in questi giorni all'isolamento tra le mura domestiche.

Siamo convinti che, alla luce della tragica realta' che il Paese sta vivendo, l'Amministrazione regionale dell'Emilia Romagna non potra' che sospendere tutti i piani di controllo, nella consapevolezza che la tutela della salute dei cittadini e' un impegno prioritario rispetto all'uccisione degli animali selvatici, la cui principale "responsabilita'" e' quella di entrare in competizione con i cacciatori.

La lettera e' stata inviata anche ai Ministri della Salute e dell’Interno, in quanto e' possibile che analoghi piani siano attivi in altre Regioni, con i rischi che ne conseguono per la salute pubblica.

In questi giorni in cui le istituzioni stanno valutando la possibilita' di ulteriori restrizioni alla mobilita', come il divieto di attivita' sportive all'aperto, e' essenziale che il Governo intervenga su tutti i possibili vettori del contagio.

LETTERA LAV