Restiamo senza parole al cospetto delle immagini dilaganti di spiagge prese d'assalto da decine di migliaia di persone durante i grandi eventi musicali estivi. Nonostante i ripetuti e condivisi appelli, è giunto il momento di chiedere il divieto di organizzare tali manifestazioni.
Sono già oltre 50.000 le firme raccolte contro i grandi eventi su spiagge e siti naturali. Una petizione che abbiamo lanciato lo scorso 2 agosto insieme a Marevivo, ENPA e Sea Shepherd Italia e che si pone l’obiettivo di spingere le Istituzioni a introdurre norme che vietino l’organizzazione di grandi manifestazioni in zone, come spiagge e aree protette, nelle quali è invece urgente e necessario rafforzare la tutela della flora e della fauna.
Eventi come concerti e spettacoli hanno un evidente impatto sull'equilibrio degli ecosistemi, causando gravi danni a carico di diverse specie selvatiche e, in generale, all'ambiente marino. I nostri ecosistemi, già strutturalmente deboli, non possono essere utilizzati per questi scopi. A maggior ragione visto che la Repubblica italiana sancisce nell’articolo 9 della nostra Costituzione la “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”, i grandi eventi dovrebbero tenersi in luoghi appropriati.
I beni naturali, come le spiagge, appartengono a tutti e tutti dobbiamo considerarli parte del nostro patrimonio collettivo, ma affinché habitat preziosi come questi siano realmente tutelati è necessario che vengano introdotte al più presto delle norme che vietino pratiche pericolose e ingiuste.