La Peste Suina Africana (PSA) è un virus che non rappresenta alcun pericolo per l’uomo, si diffonde però tra i cinghiali selvatici causandone la morte e da questi può facilmente propagarsi agli allevamenti suinicoli, utilizzando anche l’uomo come vettore.
Da questa evidenza nasce l’iniziativa della Ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova, che ieri ha annunciato di avere predisposto lo schema di un nuovo Decreto Legge, trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevede l’adozione di un piano organico di gestione e controllo dei cinghiali.
Di fronte a tali premesse, ci aspettiamo una nuova stagione di caccia ai cinghiali con ancora meno vincoli, che potrebbe avere gravi ripercussioni anche sulle altre specie, in un contesto in cui la vigilanza venatoria è stata quasi azzerata. Per questo motivo abbiamo scritto una lettera al Presidente del Consiglio Conte, e ai Ministri dell’Ambiente Costa e della Salute Speranza, nella quale richiamiamo la loro attenzione alla posizione espressa sull’argomento dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare.
L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha infatti espresso una solida posizione scientifica circa le strategie di gestione dei cinghiali selvatici nelle diverse fasi di un’epidemia di PSA, precisando che:
Le misure di prevenzione e controllo della diffusione della PSA possono diventare un pretesto per aumentare il numero di animali uccisi dai cacciatori, per questo motivo abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio Conte, e ai Ministri Costa e Speranza, di respingere le parti del Decreto che prevedono nuove uccisioni di animali.