Cadaveri di gatto scuoiati e messi sotto formalina, teste mozzate e conservate nei barattoli. Oltre ai corpi senza vita dei gatti seviziati, nel laboratorio dell’orrore i Carabinieri di Perugia hanno rinvenuto anche gli strumenti dell’aguzzino: forbici, coltelli, uncini e anche guanti con lunghissimi artigli per torturare i poveri animali vittime di una inimmaginabile crudeltà.
Non stiamo parlando di un set cinematografico, ma di un garage al cui interno è stato trovato anche un opuscolo con le istruzioni per costruire maschere con la pelle dei gatti scuoiati (leggi l’articolo).
L’agghiacciante scoperta è stata fatta dai carabinieri di Perugia che avevano aperto un’indagine, dopo che nella scorsa primavera, fuori da una scuola di San Sisto, quartiere alla periferia della città, era stato appeso ad un albero il cadavere di un gatto scuoiato.
La Procura ha già chiuso le indagini e al ventunenne indagato sono stati contestati i reati di uccisione di animali e di occupazione abusiva di proprietà privata.
E noi ci auguriamo una condanna esemplare. Abbiamo già investito il nostro Ufficio Legale per la costituzione della LAV come parte civile, nell’auspicato processo al responsabile.
Ilaria Innocenti
Responsabile LAV Settore Cani e Gatti