“Maison de Couture per noi significa creatività, unicità, intimità e mindset inclusivo. Il concetto fur-free è perfettamente allineato ai valori della nostra azienda. Stiamo avanzando velocemente nella ricerca di materiali differenti e in ottica di una maggiore attenzione all’ambiente per le collezioni dei prossimi anni”, afferma Jacopo Venturini, CEO della Casa di Moda Valentino.
“La LAV plaude la decisione responsabile di Valentino di rinunciare all’uso di pellicce animali, anche in considerazione di quanto questa industria ha avuto e continua a mantenere un ruolo negativo per la possibile ulteriore diffusione del coronavirus (e relative varianti) a causa della epidemia che ancora continua a diffondersi tra gli allevamenti di visoni” – dichiara Simone Pavesi, responsabile LAV Area Moda Animal Free.
Come dichiarato dalla stessa azienda, le alternative alla pelliccia animale possono essere più rispettose anche dell’ambiente e, pertanto, più sostenibili oltre che etiche.
Il passaggio al fur-free di Valentino sarà effettivo dal 2022, quando così l’azienda si unirà al lungo elenco di big della moda che già da tempo hanno assunto questa decisione, come: Armani, Gucci, Prada, Versace e il leader dell’e-retail del lusso YNAP Group.
“Mentre i big della moda hanno di fatto “chiuso” le porte dell’Industria della pelliccia, purtroppo in Italia si continuano ad allevare visoni, nonostante 2 allevamenti focolaio di Coronavirus accertati. Per il Ministro della Salute Roberto Speranza ora non ci sono più scuse ed è arrivato il momento di assumere una decisione politica in linea con l’opinione pubblica – storicamente contro lo sfruttamento di animali per la pelliccia -, con le strategie di sostenibilità delle principali aziende italiane e, non per ultimo, con la necessità di tutelare la salute pubblica da nuovi possibili focolai negli allevamenti di visoni”. Conclude Pavesi.