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Pellicce e rischio chimico

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Ultimo aggiornamento

mercoledì 09 marzo 2016

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Anche all’estero è stata accertata la presenza di sostanze potenzialmente pericolose nelle componenti di pelliccia animale.

Dopo le nostre indagini #ToxicFur del 2013 e 2014 con le quali abbiamo dimostrato che le sostanze tossiche e cancerogene utilizzate nella filiera di lavorazione possono trovarsi in forma residua anche nelle bordature di pelliccia animale del capo posto in commercio ed in concentrazioni pericolose (fatto confermato anche dal Ministero della Salute con conseguenti disposizioni di ritiro dal mercato degli articoli indagati), accertamenti per verificare il potenziale rischio chimico sono stati condotti da parte di associazioni nostre partner in: 

E proprio in questi giorni anche in Repubblica Ceca, Svoboda Zvirat ha divulgato gli esiti dei test eco-tossicologici condotti su alcuni inserti in pelliccia animale.

Il rischio chimico nelle pellicce animali è diffuso. Molti prodotti di pellicceria potrebbero contenere sostanze chimiche pericolose e, potenzialmente, in concentrazioni tali da nuocere alla salute di chi lo indossa.

Per questo abbiamo già rivolto un appello al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per chiederle di imporre restrizioni al commercio di pellicce, almeno per le categorie di consumatori più deboli come i bambini. 

Ribadiamo così il nostro No alle “pellicce pulite” e Si al divieto di commercio delle pellicce.

Simone Pavesi
Responsabile Area Moda Animal Free