Ennesimo duro colpo all’industria delle pellicce, ormai sempre più in declino: ieri il City Council di Los Angeles ha votato a favore del divieto al commercio di prodotti di pellicceria. Il bando, che esclude anche la possibilità di produrre pellicce, sarà effettivo a partire dal 2020.
Los Angeles è ora la città più grande negli Stati Uniti, e nel mondo, in cui non sarà più possibile vendere e acquistare pellicce! “Ruba” così il primato raggiunto lo scorso marzo da San Francisco, e prima ancora da altre due città californiane West Hollywood e Berkeley che già hanno adottato le stesse restrizioni.
Si tratta di una vittoria storica per gli animali sfruttati nell’industria della pellicceria, frutto anche degli importanti e strategici risultati che abbiamo raggiunto, in sinergia con i partner del network internazionale Fur Free Alliance: convincendo i colossi della moda quali ad esempio Gucci, Armani, Hugo Boss, Versace e operatori del settore come il Gruppo YNAP (ecommerce Yoox.com e Net-A-Porter.com) a dotarsi di policy fur-free, ed agevolando in questo modo anche l’intervento delle Istituzioni (per ora “solo” di alcune tra le più importanti città americane) che stanno consolidando questo cambiamento sociale.
Intanto in Italia, la nostra proposta di legge (atto C.99 On. Brambilla – FI, C.177 On. Gagnarli – M5S, S.211 Sen. De Petris – LEU), per vietare almeno l’allevamento di animali per la produzione di pellicce, continua a rimanere “congelata” in attesa di essere calendarizzata nei lavori delle commissioni parlamentari.
Il futuro della moda è fur-free: chiediamo al nostro Parlamento di adeguare al più presto la normativa Italiana al cambiamento già in corso nella società!