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Pasqua: cala il consumo di agnelli ma la sofferenza rimane la stessa

Continua anche il crudele trasporto dall'estero per i macelli italiani.

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mercoledì 27 marzo 2024

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La crudeltà dietro alla tradizione

Secondo i dati ISTAT, gli agnelli macellati ogni anno in Italia sono passati da oltre 5 milioni nel 2002, a 2 milioni nel 2023. La tendenza di consumo è in netto calo, alla luce della presa di coscienza di sempre più consumatori. Tuttavia, restano tantissimi gli agnelli esposti a gravi sofferenze fin dalla nascita, durante il trasporto, e al momento della macellazione.

Come tutti gli altri animali trasportati, anche gli agnelli sono esposti a gravissime sofferenze durante i lunghi viaggi cui sono sottoposti per arrivare in Italia.

Nei periodi pasquale, la richiesta di carne di agnello aumenta enormemente e si traduce in grandi flussi di animali che arrivano nei macelli italiani da Paesi come Ungheria, Romania, Spagna, e Francia dopo viaggi che durano varie giornate. Addirittura, dai dati dell'anagrafe zootecnica nazionale si vede che nel 2023, tra i Paesi di provenienza degli agnelli importati e macellati per Pasqua, figurava anche la Norvegia.

L'Italia è tra i primi importatori di agnelli vivi in Europa, e le lunghe traversate di questi animali sfuggono spesso ai controlli, che non sempre intervengono sulle frequenti e documentate irregolarità.

Le evidenze raccolte sulle strade italiane mostrano infatti che il trasporto degli agnelli è spesso non conforme nemmeno ai minimi requisiti imposti dalla legge.

Gli agnelli vengono strappati alle madri a poche settimane di vita e traportati già a 30 giorni, stipati a forza in camion spesso sovraffollati, dove non riescono nemmeno a muoversi e non hanno accesso ad una lettiera adeguata, lettiera che non verrà mai cambiata durante il tragitto, in condizioni igienico-sanitarie molto scarse.

L'aria all'interno di questi camion non è sufficiente e si riscontra la presenza di beverini non idonei, poiché spesso per motivi di costo gli agnelli vengono caricati su camion progettati per altre specie, e rimangono quindi giorni interi senza bere.

Infine, spesso vengono trasportati animali di età diverse, anche se la legge impone di trasportare animali della stessa corporatura per impedire ai più grossi di schiacciare i più piccoli.

LE GRAVI CRITICITA' DEL TRASPORTO DI ANIMALI VIVI

Nonostante la retorica del Made in Italy, in particolar modo applicata massicciamente dal Ministro Lollobrigida al settore zootecnico, in Italia arrivano moltissimi animali molto giovani e fragili: oltre agli agnelli e ai capretti, anche vitelli dalla Francia e suinetti dalla Danimarca e dall'Olanda, come riportato nel report della Corte dei conti europea.

Si tratta di animali esposti a lunghissimi viaggi, ancora piccolissimi, in condizioni di grave sofferenza. Spesso gli animali trasportati sono anche vittime di incidenti, come quello dove hanno perso la vita oltre venti vitelli, trasportati dalla Francia all'Italia, accaduto la scorsa settimana sulle strade piemontesi. Le indagini sono in corso, ma il motivo più probabile sembra un guasto tecnico del mezzo che ha causato un incendio.

Sul tema del trasporto di animali vivi (oltre 1 miliardo e mezzo trasportati sulle strade di tutta Europa ogni anno) è proprio stata presentata di recente dalla Commissione europea una bozza di nuovo regolamento che dovrà sostituire il reg. CE 1/2005, ormai obsoleto, come parte del pacchetto di riforme sulla tutela degli animali allevati che la Commissione si era impegnata a presentare entro il 2023.

La Commissione è in grave ritardo su tutte le proposte, e l'unica presentata sul trasporto di animali vivi risulta ancora insufficiente con gravi criticità da risolvere.

L'IMPORTANZA DEL VOTO EUROPEO DI GIUGNO

Il nuovo Parlamento europeo e Commissione dovranno lavorare sulle proposte: alle elezioni europee di giugno puoi decidere di votare chi si prende impegni chiari di tutela degli animali.

La campagna Vote for an!mals mira proprio a chiedere ai candidati eurodeputati di sottoscrivere 10 punti programmatici per gli animali.

Cinque di questi riguardano la necessità di costruire un sistema alimentare diverso, a partire dalla necessità di assicurare maggiore protezione agli animali durante il trasporto e preferire il trasporto di carne e carcasse invece che di animali vivi, ma anche di incentivare una completa trasformazione del sistema alimentare verso produzioni e consumi di cibi vegetali, che liberi miliardi di animali dalla crudeltà dell'industria zootecnica.

Scopri il manifesto "Vote For An!mals": 10 punti proposti a partiti e futuri/e candidati/e alle elezioni europee dei prossimi 8 e 9 giugno per chiedere più tutela e diritti per gli animali nell'UE.