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Canile Parrelli di Roma:tutti rinviati a giudizio.Sindaco revochi autorizzazione

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Ultimo aggiornamento

giovedì 07 maggio 2015

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La Procura della Repubblica di Roma ha rinviato a giudizio la sig.ra Giuseppina Lacerenza proprietaria del canile “Rifugio Parrelli”(Roma), due collaboratori, 5 veterinari della Asl Roma B e il direttore sanitario della struttura, e vi sarà un unico processo.

Pluridenunciata negli ultimi 20 anni, la struttura era stata posta sotto sequestro ad ottobre 2013 in seguito ad una precedente ispezione, scaturita da una dettagliata denuncia presentata dalla LAV per gravi ipotesi delittuose, tra cui il reato di maltrattamento di animali (art. 544 ter del Codice penale), detenzione incompatibile (art.727 C.p.) ed esercizio abusivo della professione medico veterinaria (art. 348 C.p.). Roma Capitale è stata nominata, dal magistrato, custode giudiziario degli animali, in collaborazione con la Asl. La palese inadeguatezza della struttura e la sua illegalità, poi, sono state confermate dal Tribunale del Riesame.

“Ora attendiamo un atto, dovuto e deciso, da parte del Sindaco Marino per disporre la revoca immediata dell’autorizzazione sanitaria all’ex canile, perché quanto di grave accaduto all’interno di quella struttura non possa mai più ripetersi. Non sarebbe tollerabile che una struttura svuotata per ordine della Magistratura, grazie ai volontari e alle risorse delle Associazioni, torni ad ospitare animali e reiteri condotte di maltrattamento.”

“Esprimiamo la nostra soddisfazione per la decisione della Procura della Repubblica una vicenda drammatica che si è trascinata per troppo tempo sulla pelle di animali indifesi, e con precise responsabilità che la Magistratura ha finalmente accertato, grazie ad inequivocabili elementi di prova.

LAV si costituirà parte civile nel procedimento penale che vede sotto accusa la gestione di un canile drammaticamente conosciuto, anche dall’opinione pubblica estera, per le condizioni tragiche in cui erano tenuti gli animali che vi conducevano una vita d’inferno. 

COMUNICATO INTEGRALE