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Treviglio (BG): il pappagallo Gino non sarà più esposto al bar

Il volatile salvato anche dai rischi causati dal fumo passivo.

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Ultimo aggiornamento

lunedì 17 giugno 2024

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Applicato il Regolamento comunale sulla tutela degli animali

Lo scorso aprile, un cliente del Bar di Castel Cerreto, frazione di Treviglio ha segnalato un pappagallo detenuto in una gabbia di piccole dimensioni ed esposto al pubblico.

Come attivisti LAV della sede bergamasca abbiamo effettuato un paio di sopralluoghi e abbiamo inoltrato tramite il nostro legale una segnalazione alla Polizia Locale di Treviglio.

In quel comune vige ormai da qualche anno un Regolamento per la tutela degli animali, frutto dell'accordo unanime delle parti politiche locali, che vieta l'esposizione in luoghi pubblici di specie protette come questa

La Polizia Locale è intervenuta tempestivamente e ha confermato l'inadeguatezza della modalità di detenzione di Gino e ha rilevato inoltre l'esposizione del pappagallo al fumo passivo, visto che in quel momento il volatile era posizionato all'esterno, proprio dove i clienti possono fumare.

Il caso di Gino è approdato su molti media locali e anche su qualche qualche testata nazionale, sull'onda emotiva di quanti, abituati a vederlo al suo posto, ne sentivano la mancanza. E sulla vicenda sono intervenuti anche i Carabinieri Forestali, che vedevano la possibilità di esporre Gino dopo averlo iscritto in un apposito registro CITES.

I primi di giugno, gli approfondimenti effettuati dalla Polizia locale hanno però confermato il divieto sancito dal Regolamento Comunale, il divieto di detenzione di animali in locali pubblici.

Ciò conferma in modo netto che Treviglio non accetta più l'idea che si possa attrarre la clientela utilizzando esseri senzienti rinchiusi in gabbia.

La storia del pappagallo Gino è una storia di successo, di collaborazione e di nuova e necessaria sensibilità nei confronti degli animali e dei loro diritti.

Un doveroso ringraziamento va al Comandante Vinciguerra per l'atteggiamento assai professionale e l'accortezza di essersi confrontato con la nostra Associazione in un clima di fattiva collaborazione.

Gli attivisti di LAV Bergamo