È di questi giorni la notizia che un veterinario dello Zoo di Fasano, impegnato nelle ricerche dell’ormai famosa pantera nelle campagne pugliesi, ha invece avvistato una femmina di servalo nero con i suoi cuccioli. La notizia sta adesso rimbalzando sui media, spesso raccontata come un fatto curioso e divertente.
Questo avvistamento è invece tutt’altro che divertente, perché dimostra come un animale selvatico (originario dell’Africa), fosse detenuto, e sia scappato, senza che ne fosse stata data alcuna comunicazione alle autorità preposte ai controlli sul possesso di animali selvatici, esotici come in questo caso.
Qualche cittadino, probabilmente sprovvisto di ogni autorizzazione (l’animale è in Appendice II della lista di animali CITES, ovvero detenibile ma con determinati requisiti e con una esplicita autorizzazione da parte dei CC Cites), a cui è scappata la femmina gravida (opzione migliore, considerando che l’alternativa è che vi sono altri Servalo maschi in libertà nelle campagne pugliesi), non ha minimamente pensato di denunciare il fatto, per non intercorrere in sanzioni.
Una vicenda che conferma, laddove ce ne fosse ancora bisogno, il rapporto malato che noi umani abbiamo con gli animali selvatici: rappresentano solamente oggetti da collezione, o merce che può accrescere l’autorità in alcuni ambienti mafiosi; le autorità non hanno alcuna idea del numero di animali selvatici, autoctoni o alloctoni, presenti nelle case degli italiani e una gestione improvvisata e inesperta, soprattutto quando culmina nella loro fuga , rappresenta un rischio per l’animale e per l’ecosistema, oltre a contribuire alla possibilità di diffondere zoonosi tra la popolazione animale selvatica autoctona, e all’uomo.
Per questi motivi è necessario e urgente adottare le misure attuative della legge n. 53 del 22 aprile 2021, per far sì che gli animali non siano più oggetti, che vi sia un reale monitoraggio e conoscenza degli animali selvatici ed esotici già presenti in Italia, che non vi sia più il rischio di diffusione di Zoonosi, connesso alla detenzione di questi animali.
Andrea Casini
Responsabile Area Animali esotici