Home | ... | | Paganico (GR): il Palio della Granocchia ha paura

Paganico (GR): il Palio della Granocchia ha paura

Dopo la nostra diffida si corre con una sola rana per carriola.

Leggi l'articolo

Ultimo aggiornamento

venerdì 30 agosto 2024

Topic

#toscana
Animali selvaticiAnimali negli allevamenti

Condividi

La tradizione non deve giustificare la sofferenza

Non possiamo permettere che venga messa in pericolo la vita delle dodici rane che dovrebbero essere poste su carriole e spinte in corsa su un tratto asfaltato di trecento metri, riprendendole ogni volta che saltano via, con un enorme stress e pericolo per gli animali stessi.

Per l'edizione del 2023, a seguito di denuncia LAV, la sindaca di Civitella Paganico, Alessandra Biondi, e il presidente della Pro Loco, Giulio Scheggi, hanno già ricevuto un avviso di conclusione delle indagini a loro carico per l'articolo 544 quater del Codice penale che punisce chiunque organizzi manifestazioni che causano strazio agli animali.

Nonostante l'avviso di conclusione delle indagini e la delicata situazione giudiziaria il Palio della Granocchia è stato ugualmente confermato e ampiamente pubblicizzato.

Le rane, come dimostrano i pareri scientifici che abbiamo citato e depositato, sono animali estremamente delicati, dalla pelle e dalla struttura fragile, per cui anche la semplice manipolazione è fonte di sofferenza.

Per non parlare del trattamento che viene loro riservato durante la gara di Paganico, in cui i concorrenti le sottopongono a continui sobbalzi, le raccolgono e le sbattono in continuazione sopra le carriole, col costante rischio di calpestarle.

Se domenica 1° settembre il Palio dovesse svolgersi, si rischierebbero, oltre alla reiterazione del reato di cui all'art. 544 quater C.P., anche eventuali ulteriori fattispecie di reato a danno degli animali.

Chiediamo alla Sindaca di Civitella Paganico e al presidente della Pro Loco di Paganico che l'evento venga bloccato.

La tradizione non può assolutamente giustificare condotte che causano sofferenza agli animali.