Si svolgerà domani, 12 dicembre, presso il Tribunale di Sulmona (L’Aquila) l’udienza a carico dell’uomo accusato di avere ferito a morte un orso a colpi di fucile. L’animale è poi deceduto in seguito alle infezioni causate dalle ferite. Durante l’udienza saranno ascoltati il medico veterinario che ha effettuato l’autopsia sull’animale, e un perito balistico. Nella precedente udienza del 14 novembre scorso la LAV è stata ammessa come parte civile nel procedimento.
“Si tratta di un procedimento molto importante che ci auguriamo fissi il principio per cui la giustizia ‘fai da te’ non è ammissibile in nessun caso e che l’uccisione di un animale particolarmente protetto, anche a livello europeo dalla Direttiva Habitat, come l’orso, costituisce un vero e proprio atto di bracconaggio!”, commenta Massimo Vitturi, responsabile LAV Area Animali selvatici.
L’uccisione di un animale, inoltre, è sanzionata dall’articolo 544 bis del Codice penale con l’arresto fino a 2 anni, “per questo chiediamo che il responsabile sia punito in maniera esemplare, che sia di monito per chiunque non rispetti le leggi poste a tutela degli animali – prosegue Vitturi – Esistono sistemi efficaci per prevenire le eventuali predazioni da parte degli orsi, chi non le mette in pratica non può essere legittimato a usare un fucile contro un animale che non ha alcuna responsabilità”.