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Orso Stefano, una ricompensa per trovare i bracconieri

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Ultimo aggiornamento

martedì 09 luglio 2013

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Chiediamo alla Procura della Repubblica competente ed alle Forze di Polizia, in primo luogo al Corpo Forestale dello Stato, che chi ha ucciso brutalmente l’orso “Stefano” nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con modalità simili ad un esecuzione, sia identificato con indagini veloci ed efficaci,  mediante stringenti accertamenti tecnici, anche con il coinvolgimento dell’Istituto di medicina forense veterinaria di Grosseto, mediante l’autopsia dell’orso e l’esame dei proiettili.

Gli autori, che potrebbero essere identificati attraverso esame ed analisi incrociate di fucili e proiettili, dovranno rispondere del reato di uccisione di animale con crudeltà ex art 544 bis Codice penale.

Oltre a ciò, dovranno rispondere anche del reato di furto venatorio di cui agli artt. 624, 625 n. 7, del Codice Penale, in relazione alla teoria giurisprudenziale della sussistenza del reato di furto aggravato ai danni dello Stato in caso di illecita apprensione di fauna selvatica da parte di persona sprovvista di licenza di caccia (Corte Suprema di Cassazione, IV Sezione Penale, Sentenza n. 34352 del 27/5/2004).

Chiediamo al Ministero dell’Ambiente di potenziare controlli e tutela delle specie protette, garantendo risorse adeguate al Parco, e che il recepimento della Direttiva 2008/99/ce del Parlamento Europeo sulla tutela penale dell’ambiente, che chiedeva agli Stati membri sanzioni efficaci per chi uccide specie protette, sia riformulato inserendo nel Codice penale una specifica ipotesi delittuosa che preveda sanzioni adeguate, tra cui certamente il carcere e la revoca permanente del porto d’armi nonché l’interdizione dallo svolgimento di qualunque attività che preveda l’uso di animali, per chi commette tali atrocità.

La DIR. 2008/99/ce, infatti, è stata recepita in Italia con una norma blanda ed irrisoria (art. 727 bis Codice penale) che non prevedendo sanzioni adeguate non costituisce un deterrente sufficiente per episodi come questo.

Abbiamo messo inoltre a disposizione la somma di 2.000€ come ricompensa per chi fornirà informazioni utili ad identificare gli autori dell’uccisione dell’orso “Stefano”.