C’è una nuova patologia che si aggira tra le valli del Trentino.
Secondo la teoria formulata dal Prefetto di Trento, Sandro Lombardi, e riportata dal quotidiano Il Dolomiti, “se i cittadini vivono uno stato d'ansia e preoccupazione, tanto da non andare più in ciclabile o nei boschi per paura dell'orso, questo influisce sulla vita e quindi sulla salute”.
Una teoria elaborata senza dati concreti né riferimenti a studi epidemiologici che possano sostenerla: in buona sostanza siamo nel campo delle fantasie. Il che non sarebbe un problema se a formularla fosse un cittadino qualunque, ma diventa preoccupante quando ad averla elaborata è la massima autorità del Governo nazionale presente sul territorio provinciale.
Un’ipotesi balzana ma preoccupante, perché sembra inventata ad hoc per sostenere la linea dettata dal Presidente della Provincia di Trento Fugatti, il quale non vede l’ora di catturare l’orso M49, anche se, a quanto pare, vorrebbe scaricare ogni responsabilità sul Ministro dell’Ambiente Costa. La Provincia infatti, probabilmente preoccupata dalla linea del nuovo Ministro dell’Ambiente, che ha da subito chiarito la sua posizione in favore di orsi e lupi, chiede che l’operazione venga avallata anche a livello ministeriale.
È scandaloso che il Prefetto, in quanto rappresentante del Governo nazionale sul territorio della Provincia di Trento, abbia fatto proprie le posizioni del Presidente Fugatti rispetto alla cattura dell’orso M49, posizioni che sono notoriamente in opposizione a quelle espresse dallo stesso Ministro dell’Ambiente.
In attesa di ulteriori sviluppi, il nostro ufficio legale si sta preparando a impugnare l’atto che potrebbe dare avvio alle operazioni di cattura dell’orso M49. Ricordiamo l'epilogo della precedente operazione, che ha causato la morte dell’orsa Daniza: non permetteremo che una simile tragedia possa ripetersi.
Massimo Vitturi
Responsabile LAV Area Animali Selvatici