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Bolzano: non è stato un orso a danneggiare l'auto!

Le analisi del DNA smentiscono la sbrigativa e strumentalizzata incriminazione di un orso per i danni all'auto.

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martedì 16 maggio 2023

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#trentinoaltoadige
Animali selvatici

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Le Istituzioni sono ostinatamente in cerca di un capro espiatorio

Come affermato dalla stessa Provincia di Bolzano, le analisi del DNA hanno smentito la sbrigativa, gratuita incriminazione di un orso per il danneggiamento dell'auto parcheggiata al maso Oberberglerhof a Novale di Fiè, avvenuto la scorsa settimana.

In quell’occasione il sindaco di Fiè e alcuni consiglieri provinciali, pur in assenza di qualsiasi prova, avevano colto l’occasione per lanciarsi in sproloqui gratuiti contro la presenza dell’orso, ovviamente sempre portando argomentazioni fondate su presupposti ideologici in odore di campagna elettorale per le prossime elezioni provinciali che si terranno a ottobre.

Un vero e proprio caso di allarme sociale generato ad arte da una politica incapace di favorire la convivenza pacifica con gli orsi, disinteressandosi di qualunque ricostruzione fattuale delle vicende prese in considerazione e che non ha attuato gli impegni presi con la firma dell’accordo “Pacobace” per la gestione degli orsi sull’arco alpino. Ciò dimostra non soltanto l’inesistenza di un’”emergenza orsi”, ma corrobora la tesi sostenuta da LAV, ovvero che le Istituzioni sono ostinatamente in cerca di un capro espiatorio per discolparsi della pressoché assoluta inesistenza di iniziative atte a informare ed educare le comunità da loro amministrate, non garantendo così ai propri cittadini e ai turisti una convivenza sicura e tranquilla con i plantigradi.

La riduzione dell’orso a mero spauracchio per intimorire e confondere la popolazione rasenta il ridicolo e non è più accettabile, mentre emergono chiarissime le gravi responsabilità del mondo politico che non è ancora in grado di educare i cittadini perché adottino comportamenti adeguati nelle zone di presenza dell’orso. In un articolo di stampa si legge infatti che la stalla adiacente alla zona dov’era parcheggiata l’auto danneggiata, era stata lasciata aperta, creando così una situazione ottimale per attrarre eventuali orsi presenti in zona.

Cosa avremmo letto se un orso si fosse effettivamente introdotto in quella stalla? Cosa si sarebbe inventato il sindaco di Fiè e i suoi sodali consiglieri provinciali pur di attrarre consensi elettorali? Lasciare serenamente una stalla aperta in un ambiente popolato anche da un solo orso è l’ennesima riprova della totale, ed estremamente pericolosa, ignoranza in cui sono lasciati gli abitanti della Provincia di Bolzano dalle autorità che invece hanno il dovere di attuare ogni misura preposta ad assicurare l’incolumità dei propri cittadini, in primis educandoli ad evitare tutti i comportamenti che possono attrarre un orso vicino agli insediamenti umani, ad esempio custodendo gli animali allevati all’interno di strutture a prova di orso.

Solo la corretta informazione dei cittadini che vivono in zone frequentate dagli orsi può prevenire eventuali incidenti sono i comportamenti umani a determinare le reazioni degli orsi, ma è evidente che è compito della politica trasmettere tali informazioni nel rispetto del rigore scientifico, evitando speculazioni elettorali. LAV

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giovedì 11 maggio 2023

In Alto Adige come in Trentino, gli orsi e i lupi sono sfruttati dalla politica

Un’automobile danneggiata da una grandinata non avrebbe certo guadagnato la ribalta della cronaca, con interventi di sindaci e consiglieri provinciali.

Ma se la stessa auto viene danneggiata da un orso, magari perché al suo interno si è dimenticato cibo o perché nel cofano motore ha trovato rifugio il classico gatto, ecco che la micidiale ricetta messa a punto dagli haters di orsi, lupi e qualsiasi altra forma di vita selvatica sia vietata ai fucili dei cacciatori, offre uno spunto golosissimo per alimentare il fuoco delle legittime preoccupazioni dei cittadini verso gli animali selvatici.

Proprio ciò che stanno facendo il primo cittadino di Fiè (comune della Provincia autonoma di Bolzano) e altri consiglieri provinciali, che fanno a gara a chi prende la posizione più estremista contro la presenza dei plantigradi, ovviamente sempre portando argomentazioni fondate su presupposti ideologici in odore di campagna elettorale per le prossime elezioni provinciali che si terranno a ottobre.

Quello che deve realmente preoccupare sono proprio le prese di posizione degli amministratori, che invece di istruire i cittadini al fine di evitare situazioni come questa, colgono l’occasione per dare sfoggio della loro totale inadeguatezza, come il sindaco di Fiè che ha chiesto di modificare l'aspetto giuridico relativo a orsi e lupi affermando che "un'area abitata non è adatta alla presenza di tali animali e mi è stato detto che non ho potere".

Tuttavia c’è una cosa sulla quale il sindaco ha pieni poteri e che avrebbe potuto fare da sempre, informare i suoi concittadini sui corretti comportamenti da adottare in un territorio dove vivono gli orsi, come ad esempio la gestione di rifiuti organici e cibo, con lo scopo di prevenire possibili incidenti o graffiature di carrozzerie. Accanirsi contro gli orsi è uno spreco di tempo che, come accaduto in Trentino, inchioderà alle loro dirette responsabilità le amministrazioni pubbliche nel caso in cui dovesse accadere un incidente tra orso e persone. Massimo Vitturi, Responsabile LAV Area Aniimali Selvatici

In Alto Adige come in Trentino, gli orsi e i lupi sono sfruttati dalla politica, che li usa come spauracchi al solo scopo di fomentare le preoccupazioni dei cittadini per poi attrarre consenso elettorale. Un copione già visto e banale, dal quale ne escono sconfitti tutti, sia gli animali che i cittadini.

Abbiamo quindi inviato una lettera alla Provincia di Bolzano per chiedere di astenersi da misure cruente nei confronti dell’orso. Ora il presidente dell’Alto Adige-Sudtirolo Kompatscher e l’Assessore all’agricoltura Schuler, amministratori della provincia che ha firmato il Pacobace, facciano finalmente ciò che non è mai stato realizzato sul tema della comunicazione e dell’informazione, attivando tutte le azioni di prevenzione necessarie previste dallo stesso Pacobace, anche nella zona dove si è verificato l’episodio, e per informare ed educare i cittadini alla convivenza con lupi e orsi, perché le persone possano continuare a svolgere in tranquillità le loro attività sul territorio correttamente informati per prevenire qualsiasi incidente. LAV


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