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Orso ucciso da fucilata in Abruzzo: depositata richiesta parte civile

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Ultimo aggiornamento

lunedì 06 novembre 2017

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Abbiamo depositato insieme ad altre associazione la richiesta di costituzione di parte civile nel procedimento a  carico di un uomo che avrebbe ucciso a fucilate un orso dopo che questi aveva predato alcune galline del suo pollaio.

L'udienza avrà luogo il 14 novembre presso il Tribunale di Sulmona (L’Aquila).

Secondo l’accusa nella serata dell’11 settembre 2014, l’uomo sparò un colpo di fucile caricato a pallettoni, centrando l’animale alle spalle quando era oramai in fuga, ferendolo a morte. Un vero e proprio atto di bracconaggio: l’orso, infatti, è un animale particolarmente protetto anche a livello europeo dalla Direttiva Habitat. L’uccisione di un animale, inoltre, è sanzionata dall’articolo 544 bis del Codice penale con l’arresto fino a 2 anni.

E’ fondamentale che non passi il concetto della giustizia “fai da te”: lo Stato non deve arretrare di un millimetro di fronte ad atti di tanta violenza. Esistono sistemi efficaci per prevenire le eventuali predazioni da parte degli orsi, chi non le mette in pratica non può essere legittimato a usare un fucile contro un animale che non ha alcuna responsabilità.

Per questo chiediamo che sia fatta piena chiarezza su quanto accaduto oramai tre anni fa e che il responsabile sia punito in maniera esemplare, che sia di monito per chiunque non rispetti le leggi poste a tutela degli animali.

Massimo Vitturi
Responsabile LAV area Animali Selvatici

 

AGGIORNAMENTO

(*) Nel corso dell'udienza svoltasi il 14 novembre, LAV è stata ammessa come parte civile nel procedimento giudiziario.