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Che fine hanno fatto i cuccioli di mamma orsa Kj1?

Le linee guida della Provincia parlano chiaro: monitoraggio degli orsetti e comunicazione ai cittadini.

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Ultimo aggiornamento

martedì 06 agosto 2024

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Inaccettabile il silenzio della giunta Fugatti

È oramai passata una settimana da quando i forestali trentini hanno eseguito la condanna a morte dell’orsa KJ1 decretata da Fugatti.

E mentre il turista francese coinvolto nell’incidente si è detto subito profondamente rattristato e vittima di un forte senso di colpa per l’uccisione dell’orsa, dalla Provincia di Trento non giunge alcuna notizia sullo stato di salute e sulle condizioni dei tre cuccioli di KJ1, resi orfani dallo scellerato provvedimento orsicida di Fugatti e abbandonati a sé stessi all’età di soli sei mesi, con ridotte possibilità di poter provvedere in autonomia alle loro esigenze.

Eppure, la stessa Provincia di Trento già nel 2014, a seguito dell’uccisione dell’orsa Daniza causata da una maldestra sedazione, aveva pubblicato, con il contributo del Servizio Consulenza di ISPRA, le “Linee guida per la gestione di cuccioli di orso privi della madre”.

Gli orsetti resi orfani dalla mano del veterinario – al tempo denunciato dalla LAV - avevano un paio di mesi in più di quelli strappati alle cure di mamma KJ1, tuttavia il documento veniva presentato quale “documento di indirizzo gestionale anche per altri casi analoghi che dovessero presentarsi” quindi da considerarsi valido anche per il caso dei cuccioli di KJ1 con le dovute attenzioni da riservare in considerazione della più giovane età di questi ultimi.

Entrando nel dettaglio le linee guida gestionali degli orsetti orfani indicano alcune azioni prioritarie:

  • attivazione del monitoraggio dei cuccioli tramite la radiotelemetria, l’acquisizione di immagini e la raccolta di campioni organici
  • prevedere la possibilità di ricorrere al sostenimento alimentare artificiale in particolare “nell’immediatezza della perdita della madre dove il trauma può determinare perdita di peso
  • infine, ancora una volta il documento provinciale prevede la pianificazione di “una comunicazione ad hoc, che preveda un aggiornamento per quanto possibile costante della situazione, per l’opinione pubblica, nonché informazioni precise circa i comportamenti da evitare o da tenere per ridurre al minimo i rischi di assuefazione dei cuccioli all’uomo

Nonostante l’esistenza di questo documento predisposto dalla stessa Provincia di Trento e le indicazioni fornite recentemente da ISPRA che ne ribadiscono i contenuti, da Fugatti e la sua giunta non arriva alcuna informazione circa lo stato di salute degli orsetti da lui stesso resi orfani, nessuna notizia appare sul sito web istituzionale della provincia.

Non vorremmo che questo silenzio, questa totale assenza di informazioni, possa essere dovuta alla morte degli orsetti, magari conseguente ad atti di bracconaggio favoriti dalla crociata antiorso organizzata da Fugatti  per questo chiediamo che la Provincia fornisca quanto prima tutte le informazioni in suo possesso e soprattutto renda pubblico il piano per la gestione dei cuccioli di KJ1.

Mentre è in corso di deposito la denuncia per l’uccisione senza necessità e con crudeltà dell’orsa KJ1, annunciamo fin da ora che renderemo pubblica la risposta che la Provincia fornirà alla nostra richiesta di chiarimenti sulle condizioni di salute dei cuccioli dell’orsa condannata a morte da Fugatti.

Salviamo gli orsi!

Siamo di fronte a una vera emergenza che va avanti da ormai troppo tempo.

Noi continuiamo a batterci per la loro salvezza ma la battaglia è appena iniziata. Gli orsi hanno ancora bisogno del nostro aiuto e ne hanno bisogno ora.

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martedì 30 luglio 2024

Mamma orsa Kj1 è stata fucilata da Fugatti! Lo denunciamo

Stanotte, con una fretta eloquente, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato l'ennesimo decreto di uccisione dell'orsa Kj1. E stamattina l'ha uccisa.

Questo nonostante il TAR avesse già bloccato due ordinanze di uccisione contingibili e urgenti, emanate dalla Provincia nel giro di due settimane, sospendendo il giudizio fino al 5 settembre, e avesse invece suggerito all'amministrazione trentina di intraprendere altre strade, assolutamente non violente, per evitare altri incidenti e tutelare cittadini e turisti presenti sul territorio. Una fra tutte il monitoraggio degli spostamenti dell'orsa, grazie all'applicazione del radiocollare, e la chiusura di alcuni sentieri mirati.

Ma il presidente Fugatti, pur di accanirsi con gli orsi, ha aggirato vergognosamente anche le indicazioni del TAR, appellandosi allaleggina” provinciale che consente di uccidere fino a 8 orsi l'anno, corroborato dal parere di ISPRA, che venerdì scorso aveva espresso un parere non negativo all'uccisione.

Siamo pieni di dolore e rabbia e siamo davvero preoccupati per i cuccioli e per questa furia orsicida che non si ferma! Fugatti e la sua Giunta sfogano sugli orsi la loro incapacità politica di favorire una convivenza pacifica. Massimo Vitturi, area animali selvatici

Questa persecuzione è anche il risultato di un'autonomia differenziatissima. Lo Stato ha abdicato, lasciando alla Provincia ogni responsabilità e possibilità di decisione sul destino degli animali selvatici, permettendo di ammazzare una madre con un'ordinanza lampo, emanata di notte, quando probabilmente l'orsa era già nel mirino dei fucili, impedendoci di poterla difendere e salvare.

C'erano tante alternative possibili, tra cui anche quella del trasferimento in Romania che avevamo suggerito.

Perché allora uccidere una mamma coi cuccioli?
Denunciamo Fugatti per la violazione dell'art.544 bis, ossia uccisione "non necessitata”.

Basta uccidere! Gli animali non devono più pagare per politici incapaci.


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domenica 28 luglio 2024

Ci appelliamo al Presidente della Repubblica perché salvi la vita di Kj1

Lo scorso 5 luglio abbiamo consegnato al Quirinale, per il Presidente Mattarella, le firme delle migliaia di cittadini che hanno deciso di schierarsi insieme a noi per chiedere alla massima carica dello Stato di intervenire affinché l'articolo 9 della Costituzione, che tutela gli animali, la biodiversità e l'ambiente, venga rispettato.

Basta uccidere gli animali selvatici, questa la richiesta di un altissimo numero altissimo di persone, di fronte all'accanimento di un'amministrazione provinciale – quella trentina - che si scaglia insistentemente contro gli orsi e continua ad agire ignorando ben due sospensive del Tar alle ordinanze di uccisione. Ma anche di fronte a un Governo che continua ad attaccare a fauna selvatica, demolendo le leggi di tutela e favorendo sempre di più i cacciatori.

Fugatti è ormai da tempo fuori controllo, per questo oggi ci appelliamo ancora una volta al Presidente della Repubblica Mattarella affinché fermi il delirio di onnipotenza di un uomo che non ha mai fatto nulla di utile per garantire la sicurezza dei cittadini e ora vuole sterminare.
È fondamentale che la massima autorità di uno Stato democratico intervenga e conceda la grazia a Kj1, rispristinando in tal modo piena tutela degli animali selvatici e degli ecosistemi, nel rispetto dell'articolo 9 della CostituzioneMassimo Vitturi - Responsabile Area Animali Selvatici

Basta prendersela con i più deboli e con gli innocenti.

Lotteremo contro chi vuole solo usare fucili e violenza e ci batteremo per la salvezza della vita di Kj1, un'orsa che, come qualsiasi altra madre, ha agito in difesa dei suoi cuccioli, non ha fatto del male a nessuno e deve essere quindi lasciata libera di poter continuare a vivere nei boschi.



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domenica 28 luglio 2024

Parere positivo di Ispra alla richiesta della Provincia di uccidere l’orsa Kj1

Dopo il parere positivo di Ispra, Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale, che si è espresso sulla compatibilità della richiesta della Provincia di Trento a uccidere l’orsa KJ... LEGGI I DETTAGLI

Dopo il parere positivo di Ispra, Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale, che si è espresso sulla compatibilità della richiesta della Provincia di Trento a uccidere l’orsa KJ1, il presidente Fugatti cercherà di compiere al più presto la sua vendetta sugli orsi.

Un nuovo atto sanguinario, in applicazione della legge provinciale che consente di uccidere 8 orsi l’anno, che il Governo dello stesso colore della Giunta provinciale, non ha voluto impugnare davanti alla Corte Costituzionale, nonostante le nostre richieste e proteste.

Come è stato per M90, quando a due ore dalla pubblicazione del decreto di uccisione, è arrivata la notizia che la condanna a morte dell’orso era già stata eseguita, impedendo quindi una sua difesa, così rischia di essere per KJ1. 

Non ci fermeremo di fronte alla sete di sangue orsicida. Ci opponiamo a un decreto mira, firma e spara, che non lascia il tempo di difendere la vita di KJ1, che invece ha tutto il diritto di essere tutelata. Non importano le ragioni di Ispra, che dichiara possibile togliere KJ1 dal bosco senza mettere a rischio la popolazione ursina delle Alpi: la vita di KJ1 è la vita di un individuo, vale in quanto tale e ancora di più vale in quanto mamma, insostituibile per i suoi cuccioli.Massimo Vitturi, area Animali Selvatici 

Una ulteriore uccisione non aumenterebbe in alcun modo il livello di sicurezza dei cittadini trentini, questo ormai è chiaro. Lo dichiara anche la Federazione nazionale ordini veterinari italiani si dichiara in disaccordo con l’approccio che individua l’uccisione come unica soluzione, “perché non risolve il problema, ma lo accentua con la falsa convinzione che tutti i problemi siano risolvibili non affrontandoli e cercando soluzioni condivise, ma semplicemente rimuovendoli".

Ora che l’orsa KJ1 è radiocollarata, la sua posizione può essere costantemente monitorata, permettendo così la puntuale chiusura dell’area frequentata di giorno in giorno, garantendo la sicurezza dei cittadini, che potranno continuare a fruire delle zone circostanti l’area interdetta in quel momento.  

Dopo l’ultima pronuncia del TAR di Trento sulla possibilità di chiudere i sentieri, una volta messo il radiocollare, la Provincia non ha più pretesti per non farlo e per scegliere una strada che non includa la violenza.

Chiediamo alla Provincia di fermare qualsiasi deriva orsicida e di lasciar vivere libera KJ1, così che possa continuare a fare crescere i suoi cuccioli, finché non saranno autonomi.


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giovedì 25 luglio 2024

Confermato: l’orsa Kj1 è stata radiocollarata

Catturata nell’Alto Garda dalla Provincia di Trento per essere dotata di radiocollare, ora le analisi genetiche confermano che si tratta di KJ1, l’orsa che, accompagnata dai suoi cuccioli, è sta... LEGGI I DETTAGLI

Catturata nell’Alto Garda dalla Provincia di Trento per essere dotata di radiocollare, ora le analisi genetiche confermano che si tratta di KJ1, l’orsa che, accompagnata dai suoi cuccioli, è stata coinvolta nell’incidente con il turista francese lo scorso 16 luglio.

Ora che le analisi genetiche hanno confermato che si tratta proprio di K J1, cade ogni pretesto per non chiudere l’area frequentata dall’orsa, che deve essere lasciata vivere nel suo territori , permettendole in totale libertà di accudire i suoi cuccioli, garantendo la loro sicurezza e quella dei cittadini!

La Provincia, infatti, afferma di non poter chiudere gli accessi a quella zona, perché troppo estesa, ma ora che l’orsa è radiocollarata, la sua posizione può essere costantemente monitorata, permettendo così la puntuale chiusura dell’area frequentata di giorno in giorno, limitando quindi l’interdizione ad aree molto meno estese di quella dichiarata dalla Provincia di Trento.

Operando in questo senso sarà dato seguito alle indicazioni del TAR di Trento, che ha sospeso anche la seconda ordinanza di uccisione dell’orsa Kj1, chiedendo di attuare misure non cruente in base al principio di proporzionalità, limitando al minimo la ricaduta sui cittadini che potranno continuare a fruire delle zone circostanti l’area interdetta in quel momento.


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lunedì 22 luglio 2024

Nuova vittoria per orsa Kj1! Non può essere uccisa!

Nuova sconfitta per il Presidente Fugatti. Fino a quando non ci saranno cambiamenti di indirizzo politico sulla convivenza tra umani e orsi, le sconfitte giudiziarie continueranno a fioccare. Poco... LEGGI I DETTAGLI

Nuova sconfitta per il Presidente Fugatti. Fino a quando non ci saranno cambiamenti di indirizzo politico sulla convivenza tra umani e orsi, le sconfitte giudiziarie continueranno a fioccare.

Poco fa la Presidente del TAR di Trento ha pubblicato il suo Decreto relativo all'ordinanza di uccisione di KJ1, con il quale sospende ancora una volta l'uccisione dell'orsa  "osservato che la diversa tempistica con la quale si può procedere alla captivazione e la necessità di garantire la sicurezza degli operatori indicata dal provvedimento impugnato quali ragioni che giustificano l'abbattimento come unica misura praticabile, non appaiono prime facie sufficienti a sostenere, in termini di necessità, idoneità e proporzionalità, la scelta definitiva dell'abbattimento” come si legge nel Decreto del TAR.

Siamo felici di questo nuovo, eccezionale risultato raggiunto in pochissime ore e che ancora una volta salva la vita ad un'orsa condannata a morte e di conseguenza ai suoi 3 cuccioli.

La Presidente del TAR ha indicato chiaramente la necessità di adeguarsi al principio di proporzionalità, inoltre, dando seguito ai contenuti delle nostre diffide, ha indicato alla Provincia di Trento la possibilità di assicurare il costante monitoraggio del territorio e le puntuali segnalazioni alla popolazione che frequenta le zone interessate del pericolo esistente e dei comportamenti da seguire, non ultima l'interdizione all'accesso in determinate aree, giungendo eventualmente alla cattura, ma escludendo la soluzione irreversibile dell'uccisione.

L'orsa KJ1 è quindi salva almeno fino al 5 settembre quando si terrà l'udienza collegiale che potrà confermare quanto deciso oggi dalla Presidente del TAR, grazie anche al lavoro fatto dall'Avvocata Valentina Stefutti.

Nel frattempo, continueremo a fornire tutte le nostre competenze perché in quell'occasione l'orsa KJ1 possa essere definitivamente salvata.

Ancora una volta viene dimostrato quello che sosteniamo da sempre: se veramente Fugatti si preoccupasse per la sicurezza dei cittadini dovrebbe lavorare sulla prevenzione, non uccidere orsi al solo scopo di soddisfare la sua assurda sete di vendetta!



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domenica 21 luglio 2024

Giù le mani da Kj1! Ricorreremo al TAR contro nuova ordinanza di uccisione

Non si placa la furia orsicida di Fugatti, ha firmato un’altra ordinanza di uccisione di Kj1.  Risponderemo con un nuovo ricorso al TAR. Con il pretesto dei danni al turismo - che sono piena ... LEGGI I DETTAGLI

Non si placa la furia orsicida di Fugatti, ha firmato un’altra ordinanza di uccisione di Kj1. 

Risponderemo con un nuovo ricorso al TAR.

Con il pretesto dei danni al turismo - che sono piena ed esclusiva responsabilità dello stesso Fugatti a causa delle mancate opere di informazione e messa in sicurezza dei sentieri da parte sua – si chiariscono le reali volontà del Presidente della Provincia di Trento: fare strage di tutti gli orsi che la stessa Provincia ha portato in quel territorio più di vent’anni fa.

Le zone che attraversano le mamme orse con piccoli al seguito sono indicate sul sito della Provincia, possono quindi essere chiuse al passaggio umano già da ora. Questo garantirebbe subito e senza spargimento di sangue innocente, sicurezza a cittadini, turisti e selvatici.

Inoltre, esattamente come per Jj4, il rifugio “Libearty Bear Sanctuary Zarnesti in Romania, quello che si era reso disponibile ad accogliere l’orsa JJ4, è pronto ad accogliere Kj1.

È inaccettabile che una Pubblica amministrazione preferisca il sangue all’allontanamento in sicurezza e a spese della LAV, senza gravare sulle tasche dei trentini.

Grazie a questa alternativa, realizzabile interamente nostre spese e non dei contribuenti trentini, viene quindi a cadere ogni motivazione formale utilizzata da Fugatti per sostenere la necessità di uccidere l’orsa, perché il trasferimento in Romania le garantirà la vita.

L’Ordinanza del Presidente Fugatti, che ne dispone l’uccisione, è quindi inutile ed eseguirla comunque, essendoci un’alternativa concreta che la Provincia ha il dovere di vagliare, può integrare il reato di uccisione di animale non necessitata prevista dal Codice penale .

Per la sicurezza di turisti e residenti chiediamo nuovamente e con forza il ritiro dell’ordinanza killer e l’immediata interdizione temporanea dei sentieri nelle aree dove si trovano le mamme con cuccioli , come avviene già nel Parco nazionale d’Abruzzo e nei più grandi parchi nazionali all'estero in casi del genere.


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venerdì 19 luglio 2024

L’orsa Kj1 e i suoi cuccioli sono salvi! Per ora

Soddisfatti di questo primo temporaneo, salvifico risultato: ci permette di continuare a lavorare per fermare definitivamente, grazie al nostro ricorso al TAR, l’uccisione dell’orsa Kj1.Massimo... LEGGI I DETTAGLI
Soddisfatti di questo primo temporaneo, salvifico risultato: ci permette di continuare a lavorare per fermare definitivamente, grazie al nostro ricorso al TAR, l’uccisione dell’orsa Kj1.Massimo Vitturi, responsabile animali selvatici 

In questa storia di decreti di urgenza e di atti orsicidi scritti nottetempo, quello che non torna è un aspetto non di poco conto.

Perché, nonostante la nostra istanza, il Presidente della Provincia autonoma di Trento e i Sindaci dei Comuni delle zone interessate non hanno ancora interdetto l’area dove si trovano le mamme orse con loro cuccioli, esattamente come viene fatto in altri Parchi in Italia e all’estero?

Viene da pensare che l’unica urgenza dell’amministrazione trentina sia quella di favorire gli scontri con i plantigradi e fare fuori gli orsi, a qualunque costo.

 


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giovedì 18 luglio 2024

Nessuno tocchi l’orsa Kj1!

Il rifugio “Millions of Friends” in Romania, che si era reso già disponibile ad accogliere l'orsa Jj4, è pronto ad accogliere Kj1. Li abbiamo sentiti questa mattina e hanno risposto positiv... LEGGI I DETTAGLI

Il rifugio “Millions of Friends” in Romania, che si era reso già disponibile ad accogliere l'orsa Jj4, è pronto ad accogliere Kj1.

Li abbiamo sentiti questa mattina e hanno risposto positivamente con entusiasmo, perché l'orsa deve essere salvata!

Grazie a questa alternativa, realizzabile interamente a nostre spese e non dei contribuenti trentini, viene quindi a cadere ogni motivazione formale utilizzata da Fugatti per sostenere la necessità di uccidere l'orsa, perché il trasferimento in Romania le garantirà la vita.

L'Ordinanza del Presidente Fugatti che ne dispone l'uccisione è quindi inutile ed eseguirla comunque, essendoci un'alternativa concreta che la Provincia ha il dovere di vagliare, può integrare il reato di uccisione di animale non necessitata prevista dal Codice penale.

È necessario agire quanto prima, sappiamo che i forestali trentini sono sulle tracce dell'orsa che ha al seguito i suoi cuccioli di soli 6 mesi. Ora presentiamo ricorso al TAR perché questa sete di vendetta va fermata una volta per tutte.

Per la sicurezza di turisti e residenti chiediamo l'immediata interdizione temporanea dei sentieri nelle aree dove si trovano le mamme con cuccioli, come avviene già nel Parco nazionale d'Abruzzo e nei più grandi parchi nazionali all'estero in casi del genere.

Le zone che attraversano le mamme orse con piccoli al seguito sono indicate sul sito della Provincia, possono quindi essere chiuse al passaggio umano già da ora. Questo garantirebbe subito e senza sangue, sicurezza a cittadini, turisti e selvatici.

Non è un caso che quest'anno non siamo, in collaborazione con il Parco Adamello Brenta, ad accogliere i numerosi turisti e cittadini che vogliono godere della natura e delle montagne Trentine.

Il progetto di informazione e formazione che portavamo avanti da anni e che avremmo voluto implementare anche in altre aree, è stato cancellato per volontà dello stesso Parco che, è opportuno ricordarlo, è ente funzionale della stessa Provincia di Trento


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mercoledì 17 luglio 2024

Emessa ordinanza di uccisione per orsa Kj1

“Un provvedimento contingibile e urgente”, recita l'ordinanza firmata dal Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che ha dato ordine... LEGGI I DETTAGLI

“Un provvedimento contingibile e urgente”, recita l'ordinanza firmata dal Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che ha dato ordine al Corpo Forestale Trentino di proseguire un monitoraggio intensivo nelle zone dove si è verificato l'incidente, procedere con l'identificazione genetica dell'individuo responsabile dell'aggressione al turista francese e di procedere con la sua uccisione.

Come annunciato da sempre, risponderemo colpo su colpo a questa rappresaglia insensata e violenta nei confronti degli orsi voluta dal Presidente Fugatti, che non ha mai fatto nulla per garantire la sicurezza dei cittadini, informandoli ed educandoli ad una corretta convivenza con gli animali selvatici.

Inoltre, i cuccioli nati nel 2024 e in compagnia dell'orsa presunta responsabile dell'aggressione, difficilmente potranno farcela in assenza della madre.

Il nostro Ufficio Legale è già al lavoro per impugnare questa ordinanza, che ha più il sapore di una vendetta nei confronti dell'orsa, che non la ricerca di sicurezza attraverso la convivenza pacifica, nel rispetto della vita dei cittadini e degli animali.

Ci opponiamo al provvedimento e facciamo ricorso al TAR.

Siamo pronti a impugnare qualsiasi altro atto che metta a rischio la vita degli orsi. Uccidere gli orsi non garantisce la sicurezza dei cittadini, ma versa solamente altro sangue innocente che va a sommarsi a quello già versato.

La sicurezza dei cittadini è esclusivamente legata alla responsabilità delle loro azioni nel momento in cui si trovano in un territorio in cui vivono gli orsi, riportati in Trentino dalla stessa Provincia autonoma Per questo è importantissimo sapere come comportarsi nel caso ci si trovi in una zona frequentata dagli orsi e nel caso di vero e proprio incontro con un orso.

Un'informazione che doveva essere trasmessa ai cittadini proprio dalla Provincia di Trento, che invece negli ultimi 24 anni non ha fatto nulla. E oggi, non potendo più prevenire, se la prende con gli animali.

Per colmare la colpevole inerzia della Provincia di Trento proprio sul tema della comunicazione e dell'informazione dei cittadini e turisti anche stranieri, dal 2021 eravamo impegnati con i nostri volontari nelle vesti di “Bear Ambassador” sul territorio del Parco Adamello Brenta in un progetto sviluppato con lo stesso Parco, al fine di diffondere le corrette informazioni per prevenire possibili incontri e incidenti con gli orsi, svolgendo quindi una fondamentale attività che andava a incrementare la sicurezza dei cittadini favorendo la convivenza con i plantigradi.

Ma da quest'anno anche questa preziosa attività è stata cancellata per volontà dello stesso Parco che, è opportuno ricordarlo, è ente funzionale della stessa Provincia di Trento.


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