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Orsa Kj1 non può essere uccisa! Con il radiocollare si può monitorare

Non c'è più alcuna ragione per non chiudere i sentieri, si attui la richiesta del TAR.

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Ultimo aggiornamento

giovedì 25 luglio 2024

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Cade ogni pretesto per non chiudere l’area frequentata dall’orsa

Catturata nell’Alto Garda dalla Provincia di Trento per essere dotata di radiocollare, ora le analisi genetiche confermano che si tratta di KJ1, l’orsa che, accompagnata dai suoi cuccioli, è stata coinvolta nell’incidente con il turista francese lo scorso 16 luglio.

Ora che le analisi genetiche hanno confermato che si tratta proprio di K J1, cade ogni pretesto per non chiudere l’area frequentata dall’orsa, che deve essere lasciata vivere nel suo territori , permettendole in totale libertà di accudire i suoi cuccioli, garantendo la loro sicurezza e quella dei cittadini!

La Provincia, infatti, afferma di non poter chiudere gli accessi a quella zona, perché troppo estesa, ma ora che l’orsa è radiocollarata, la sua posizione può essere costantemente monitorata, permettendo così la puntuale chiusura dell’area frequentata di giorno in giorno, limitando quindi l’interdizione ad aree molto meno estese di quella dichiarata dalla Provincia di Trento.

Operando in questo senso sarà dato seguito alle indicazioni del TAR di Trento, che ha sospeso anche la seconda ordinanza di uccisione dell’orsa Kj1, chiedendo di attuare misure non cruente in base al principio di proporzionalità, limitando al minimo la ricaduta sui cittadini che potranno continuare a fruire delle zone circostanti l’area interdetta in quel momento.

Salviamo gli orsi!

Siamo di fronte a una vera emergenza che va avanti da ormai troppo tempo.

Noi continuiamo a batterci per la loro salvezza ma la battaglia è appena iniziata. Gli orsi hanno ancora bisogno del nostro aiuto e ne hanno bisogno ora.

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lunedì 22 luglio 2024

Nuova vittoria per orsa Kj1! Non può essere uccisa!

Nuova sconfitta per il Presidente Fugatti. Fino a quando non ci saranno cambiamenti di indirizzo politico sulla convivenza tra umani e orsi, le sconfitte giudiziarie continueranno a fioccare.

Poco fa la Presidente del TAR di Trento ha pubblicato il suo Decreto relativo all'ordinanza di uccisione di KJ1, con il quale sospende ancora una volta l'uccisione dell'orsa  "osservato che la diversa tempistica con la quale si può procedere alla captivazione e la necessità di garantire la sicurezza degli operatori indicata dal provvedimento impugnato quali ragioni che giustificano l'abbattimento come unica misura praticabile, non appaiono prime facie sufficienti a sostenere, in termini di necessità, idoneità e proporzionalità, la scelta definitiva dell'abbattimento” come si legge nel Decreto del TAR.

Siamo felici di questo nuovo, eccezionale risultato raggiunto in pochissime ore e che ancora una volta salva la vita ad un'orsa condannata a morte e di conseguenza ai suoi 3 cuccioli.

La Presidente del TAR ha indicato chiaramente la necessità di adeguarsi al principio di proporzionalità, inoltre, dando seguito ai contenuti delle nostre diffide, ha indicato alla Provincia di Trento la possibilità di assicurare il costante monitoraggio del territorio e le puntuali segnalazioni alla popolazione che frequenta le zone interessate del pericolo esistente e dei comportamenti da seguire, non ultima l'interdizione all'accesso in determinate aree, giungendo eventualmente alla cattura, ma escludendo la soluzione irreversibile dell'uccisione.

L'orsa KJ1 è quindi salva almeno fino al 5 settembre quando si terrà l'udienza collegiale che potrà confermare quanto deciso oggi dalla Presidente del TAR, grazie anche al lavoro fatto dall'Avvocata Valentina Stefutti.

Nel frattempo, continueremo a fornire tutte le nostre competenze perché in quell'occasione l'orsa KJ1 possa essere definitivamente salvata.

Ancora una volta viene dimostrato quello che sosteniamo da sempre: se veramente Fugatti si preoccupasse per la sicurezza dei cittadini dovrebbe lavorare sulla prevenzione, non uccidere orsi al solo scopo di soddisfare la sua assurda sete di vendetta!



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domenica 21 luglio 2024

Giù le mani da Kj1! Ricorreremo al TAR contro nuova ordinanza di uccisione

Non si placa la furia orsicida di Fugatti, ha firmato un’altra ordinanza di uccisione di Kj1. 

Risponderemo con un nuovo ricorso al TAR.

Con il pretesto dei danni al turismo - che sono piena ed esclusiva responsabilità dello stesso Fugatti a causa delle mancate opere di informazione e messa in sicurezza dei sentieri da parte sua – si chiariscono le reali volontà del Presidente della Provincia di Trento: fare strage di tutti gli orsi che la stessa Provincia ha portato in quel territorio più di vent’anni fa.

Le zone che attraversano le mamme orse con piccoli al seguito sono indicate sul sito della Provincia, possono quindi essere chiuse al passaggio umano già da ora. Questo garantirebbe subito e senza spargimento di sangue innocente, sicurezza a cittadini, turisti e selvatici.

Inoltre, esattamente come per Jj4, il rifugio “Libearty Bear Sanctuary Zarnesti in Romania, quello che si era reso disponibile ad accogliere l’orsa JJ4, è pronto ad accogliere Kj1.

È inaccettabile che una Pubblica amministrazione preferisca il sangue all’allontanamento in sicurezza e a spese della LAV, senza gravare sulle tasche dei trentini.

Grazie a questa alternativa, realizzabile interamente nostre spese e non dei contribuenti trentini, viene quindi a cadere ogni motivazione formale utilizzata da Fugatti per sostenere la necessità di uccidere l’orsa, perché il trasferimento in Romania le garantirà la vita.

L’Ordinanza del Presidente Fugatti, che ne dispone l’uccisione, è quindi inutile ed eseguirla comunque, essendoci un’alternativa concreta che la Provincia ha il dovere di vagliare, può integrare il reato di uccisione di animale non necessitata prevista dal Codice penale .

Per la sicurezza di turisti e residenti chiediamo nuovamente e con forza il ritiro dell’ordinanza killer e l’immediata interdizione temporanea dei sentieri nelle aree dove si trovano le mamme con cuccioli , come avviene già nel Parco nazionale d’Abruzzo e nei più grandi parchi nazionali all'estero in casi del genere.


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venerdì 19 luglio 2024

L’orsa Kj1 e i suoi cuccioli sono salvi! Per ora

Soddisfatti di questo primo temporaneo, salvifico risultato: ci permette di continuare a lavorare per fermare definitivamente, grazie al nostro ricorso al TAR, l’uccisione dell’orsa Kj1.Massimo... LEGGI I DETTAGLI
Soddisfatti di questo primo temporaneo, salvifico risultato: ci permette di continuare a lavorare per fermare definitivamente, grazie al nostro ricorso al TAR, l’uccisione dell’orsa Kj1.Massimo Vitturi, responsabile animali selvatici 

In questa storia di decreti di urgenza e di atti orsicidi scritti nottetempo, quello che non torna è un aspetto non di poco conto.

Perché, nonostante la nostra istanza, il Presidente della Provincia autonoma di Trento e i Sindaci dei Comuni delle zone interessate non hanno ancora interdetto l’area dove si trovano le mamme orse con loro cuccioli, esattamente come viene fatto in altri Parchi in Italia e all’estero?

Viene da pensare che l’unica urgenza dell’amministrazione trentina sia quella di favorire gli scontri con i plantigradi e fare fuori gli orsi, a qualunque costo.

 


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giovedì 18 luglio 2024

Nessuno tocchi l’orsa Kj1!

Il rifugio “Millions of Friends” in Romania, che si era reso già disponibile ad accogliere l'orsa Jj4, è pronto ad accogliere Kj1. Li abbiamo sentiti questa mattina e hanno risposto positiv... LEGGI I DETTAGLI

Il rifugio “Millions of Friends” in Romania, che si era reso già disponibile ad accogliere l'orsa Jj4, è pronto ad accogliere Kj1.

Li abbiamo sentiti questa mattina e hanno risposto positivamente con entusiasmo, perché l'orsa deve essere salvata!

Grazie a questa alternativa, realizzabile interamente a nostre spese e non dei contribuenti trentini, viene quindi a cadere ogni motivazione formale utilizzata da Fugatti per sostenere la necessità di uccidere l'orsa, perché il trasferimento in Romania le garantirà la vita.

L'Ordinanza del Presidente Fugatti che ne dispone l'uccisione è quindi inutile ed eseguirla comunque, essendoci un'alternativa concreta che la Provincia ha il dovere di vagliare, può integrare il reato di uccisione di animale non necessitata prevista dal Codice penale.

È necessario agire quanto prima, sappiamo che i forestali trentini sono sulle tracce dell'orsa che ha al seguito i suoi cuccioli di soli 6 mesi. Ora presentiamo ricorso al TAR perché questa sete di vendetta va fermata una volta per tutte.

Per la sicurezza di turisti e residenti chiediamo l'immediata interdizione temporanea dei sentieri nelle aree dove si trovano le mamme con cuccioli, come avviene già nel Parco nazionale d'Abruzzo e nei più grandi parchi nazionali all'estero in casi del genere.

Le zone che attraversano le mamme orse con piccoli al seguito sono indicate sul sito della Provincia, possono quindi essere chiuse al passaggio umano già da ora. Questo garantirebbe subito e senza sangue, sicurezza a cittadini, turisti e selvatici.

Non è un caso che quest'anno non siamo, in collaborazione con il Parco Adamello Brenta, ad accogliere i numerosi turisti e cittadini che vogliono godere della natura e delle montagne Trentine.

Il progetto di informazione e formazione che portavamo avanti da anni e che avremmo voluto implementare anche in altre aree, è stato cancellato per volontà dello stesso Parco che, è opportuno ricordarlo, è ente funzionale della stessa Provincia di Trento


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mercoledì 17 luglio 2024

Emessa ordinanza di uccisione per orsa Kj1

“Un provvedimento contingibile e urgente”, recita l'ordinanza firmata dal Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che ha dato ordine... LEGGI I DETTAGLI

“Un provvedimento contingibile e urgente”, recita l'ordinanza firmata dal Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che ha dato ordine al Corpo Forestale Trentino di proseguire un monitoraggio intensivo nelle zone dove si è verificato l'incidente, procedere con l'identificazione genetica dell'individuo responsabile dell'aggressione al turista francese e di procedere con la sua uccisione.

Come annunciato da sempre, risponderemo colpo su colpo a questa rappresaglia insensata e violenta nei confronti degli orsi voluta dal Presidente Fugatti, che non ha mai fatto nulla per garantire la sicurezza dei cittadini, informandoli ed educandoli ad una corretta convivenza con gli animali selvatici.

Inoltre, i cuccioli nati nel 2024 e in compagnia dell'orsa presunta responsabile dell'aggressione, difficilmente potranno farcela in assenza della madre.

Il nostro Ufficio Legale è già al lavoro per impugnare questa ordinanza, che ha più il sapore di una vendetta nei confronti dell'orsa, che non la ricerca di sicurezza attraverso la convivenza pacifica, nel rispetto della vita dei cittadini e degli animali.

Ci opponiamo al provvedimento e facciamo ricorso al TAR.

Siamo pronti a impugnare qualsiasi altro atto che metta a rischio la vita degli orsi. Uccidere gli orsi non garantisce la sicurezza dei cittadini, ma versa solamente altro sangue innocente che va a sommarsi a quello già versato.

La sicurezza dei cittadini è esclusivamente legata alla responsabilità delle loro azioni nel momento in cui si trovano in un territorio in cui vivono gli orsi, riportati in Trentino dalla stessa Provincia autonoma Per questo è importantissimo sapere come comportarsi nel caso ci si trovi in una zona frequentata dagli orsi e nel caso di vero e proprio incontro con un orso.

Un'informazione che doveva essere trasmessa ai cittadini proprio dalla Provincia di Trento, che invece negli ultimi 24 anni non ha fatto nulla. E oggi, non potendo più prevenire, se la prende con gli animali.

Per colmare la colpevole inerzia della Provincia di Trento proprio sul tema della comunicazione e dell'informazione dei cittadini e turisti anche stranieri, dal 2021 eravamo impegnati con i nostri volontari nelle vesti di “Bear Ambassador” sul territorio del Parco Adamello Brenta in un progetto sviluppato con lo stesso Parco, al fine di diffondere le corrette informazioni per prevenire possibili incontri e incidenti con gli orsi, svolgendo quindi una fondamentale attività che andava a incrementare la sicurezza dei cittadini favorendo la convivenza con i plantigradi.

Ma da quest'anno anche questa preziosa attività è stata cancellata per volontà dello stesso Parco che, è opportuno ricordarlo, è ente funzionale della stessa Provincia di Trento.


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