I lupi non possono e non devono pagare per le inefficienze delle persone e delle amministrazioni.
Nell'estate del 2023 quattro delle sei predazioni subite da malga Boldera, in provincia di Trento, è stato accertato che fossero correlate alla mancata efficienza della recinzione elettrificata.
Un elemento importante che ci ha consentito di vincere il ricorso al Consiglio di Stato, salvando la vita a due lupi condannati a morte da Fugatti, due lupi a caso tra quelli che frequentavano la zona.
A seguito di quanto accaduto, nel mese di settembre ISPRA dava chiare indicazioni alla Provincia di Trento circa la necessità di cura e manutenzione anche delle recinzioni elettrificate al fine di prevenire nuove predazioni, soprattutto nella successiva stagione dell'alpeggio, da primavera 2024.
Ora a malga Boldera già da tempo gli allevatori hanno riportato le mucche, per questo motivo i nostri volontari della sede di Trento sono andati a verificare lo stato della recinzione elettrificata.
Dotati di uno specifico tester fornito dalla stessa azienda che costruisce le recinzioni elettrificate, hanno constatato una realtà che ha dell'incredibile.
La recinzione è attraversata da una tensione di soli 3.000 Volt, mentre il progetto Life Wolf Alps, finanziato dalla Commissione europea, indica che tale tensione deve sempre mantenersi tra 8.000 Volt e 10.000 Volt se si vuole garantire l'efficacia anti predatoria della recinzione elettrificata.
Come se non bastasse, i volontari hanno anche potuto constatare l'importante dispersione di ben 5,7 Ampere da uno dei fili della recinzione, comportando così l'ulteriore riduzione della funzionalità della barriera elettrica.
Una situazione drammatica, non dovremo quindi stupirci se un lupo dovesse predare animali custoditi in quel recinto del tutto inadeguato.
Condannare a morte dei lupi perché si cibano di animali non custoditi correttamente è non solo un atto crudele, ma anche del tutto illegale.
Per questo motivo abbiamo inviato a ISPRA una segnalazione sullo stato della recinzione di malga Boldera e utilizzeremo i dati raccolti dai nostri volontari per dimostrare le responsabilità di coloro che non forniscono adeguata protezione agli animali negli allevamenti.