I lupi non possono e non devono pagare per le inefficienze delle persone e delle amministrazioni.
È la prima volta in Italia dopo decenni, il Presidente del Trentino Maurizio Fugatti ha decretato l’altro ieri l’uccisione di due lupi.
Dopo gli orsi è ora la volta di questi animali rei solo di fare ciò che la natura gli impone, mangiare, mentre l'atto firmato da Fugatti è immorale oltre che inutile a evitare le predazioni negli allevamenti queste uccisioni servono solo a lui nella corsa nel centrodestra alla candidatura alla Presidenza per le imminenti elezioni provinciali. Pensi invece ad aumentare le difese incruente delle malghe e a rifondere i pochi danni causati da questi animali ad attività economiche che lo ricordiamo esistono solo per, a loro volta, uccidere animali per le loro carni.
Un ente locale, in spregio alle limitazioni nazionali ed europee, decide così di fare da apripista per avviare il massacro dei lupi in tutta Italia.
Eppure, la letteratura scientifica è unanime: sono sempre e solo le misure preventive come le recinzioni, da implementare e migliorare di anno in anno, per assicurare la coesistenza tra esseri umani e le specie selvatiche. Singole operazioni violente e sommarie non possono bilanciare anni di gravi carenze gestionali, di programmazione e prevenzione.
LAV percorrerà tutte le strade possibili per fermare questa nuova guerra scellerata e unilaterale di Fugatti e, anche per questo, scenderà inpiazza proprio a Trento sabato 16 settembre, il giorno precedete all’apertura generale della caccia.